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Notiziario Marketpress di Mercoledì 25 Marzo 2015
 
   
  "GUIDA LA VITA": PREMIATE IN UMBRIA LE SCUOLE VINCITRICI DEL CONCORSO REGIONALE SULLA SICUREZZA STRADALE CHE HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE DUEMILA STUDENTI

 
   
  Perugia, 25 marzo 2015 - 7 comuni dell´Umbria, 18 istituti scolastici con 99 classi e ben 2055 studenti: sono questi i numeri estremamente positivi del Concorso "Guida la Vita", un percorso didattico di educazione alla sicurezza stradale, importante momento di prevenzione e formazione dei futuri utenti della strada, promosso dall´Associazione Elba Onlus in collaborazione con la Regione dell´Umbria, l´Ufficio Scolastico regionale e la Polizia Stradale, che si è svolto nella nostra regione nelle settimane scorse e che questa mattina, martedì 24 marzo, si è concluso nel Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia, con la premiazione delle scuole vincitrici. "Un´iniziativa molto importante – ha affermato l´assessore regionale alla sicurezza stradale Stefano Vinti - che permette di avvicinare i giovani a questi temi e dunque a diffondere la ‘cultura´ della sicurezza stradale". Al concorso, che è stato illustrato dalla presidente dell´Associazione El.ba., Elisabetta Bedini, alla presenza del vice Questore di Perugia, Maria Antonietta Vinti, hanno partecipato studenti provenienti da Perugia, Terni, Città di Castello, Castiglion del Lago, Foligno, Todi e Gubbio (città dalla quale è partita l´iniziativa giunta alla sua settima edizione). Le due classi vincitrici, tra le 10 che hanno inviato i propri lavori video dedicati appunto al tema della sicurezza stradale, sono la 4° A S-moda dell´istituto Cavour Marconi Pascal di Perugia e la 4° A Inf. Dell´istituto Rosselli Rasetti di Castiglion del Lago. A loro, oltre una pergamena, la possibilità di trascorrere una giornata nel circuito di Misano dove potranno partecipare ad un corso di guida in sicurezza. "Nonostante i dati negativi del 2013, quando gli incidenti stradali in Umbria hanno determinato 61 morti e 3.447 feriti, con un costo sociale di 338,8 milioni di euro - ha sottolineato l´assessore Vinti - l´evoluzione della sicurezza stradale regionale di medio e lungo periodo nella nostra Regione continua ad essere pienamente allineata con l´obiettivo di miglioramento indicato dalla Commissione europea (dimezzamento, entro il 2020, del numero di morti rilevati nel 2010). Piuttosto, i dati del 2013 costituiscono un chiaro segnale di instabilità del processo virtuoso che è stato avviato nella regione a partire dai primi anni del 2000. Inoltre, se il processo di riduzione delle vittime degli incidenti stradali presenta indubbi aspetti positivi ed è in linea con l´obiettivo di sicurezza stradale comunitario, non altrettanto si può dire dello stato della sicurezza stradale: i tassi di mortalità e ferimento restano comunque superiori a quelli rilevati nelle regioni italiane più virtuose e, ancor più, rispetto a quelli fatti registrare dalle regioni di altri Paesi della Ue che hanno raggiunto le migliori prestazioni di sicurezza stradale". Il quadro può essere meglio interpretato tenendo conto del fatto che l´Umbria fa registrare un volume di traffico procapite più elevato della media nazionale (da +30% nel 2010 a +10% nel 2007, per tornare a +30% nel 2011). Il maggiore volume di traffico procapite umbro è riconducibile sia alle caratteristiche geografiche della regione, sia alla struttura territoriale, che impone ai cittadini spostamenti più lunghi per accedere alle stesse occasioni di lavoro, agli stessi servizi e alle stesse occasioni di incontro e tempo libero, rispetto a regioni con una maggiore densità insediativa e una diversa struttura territoriale. L´aspetto di assoluto rilievo consiste però nel fatto che l´indice di vittime e di costo sociale per volume di traffico rilevato in Umbria è del tutto analogo a quello rilevato a livello nazionale. In altri termini, stando ai dati sul traffico resi disponibili dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nella prima decade degli anni 2000, a parità di traffico il tasso di vittime e di costo sociale in Umbria è sostanzialmente eguale a quello nazionale. L´umbria, si legge nel Rapporto 2013, sembra aver iniziato una migrazione da un sistema di fattori di rischio di media intensità (analogo a quello nazionale) verso un sistema di fattori di rischio a minore intensità: la riduzione di lungo periodo delle vittime e del costo sociale in Umbria non è collegata ad una riduzione del volume della mobilità regionale ma ad un alleggerimento dei fattori che raccordano il volume di traffico e l´esposizione al rischio al numero e alla gravità delle vittime. A questo proposito è utile ricordare dal 2001 al 2013 la regione ha registrato una riduzione di morti pari al 48 per cento; una riduzione di feriti pari al 43 per cento (media nazionale: -31 per cento) e una riduzione di costo sociale pari al 44 per cento in meno (media nazionale: -37%). "Resta, naturalmente, ha concluso l´assessore Vinti, la pesante ipoteca costituita dall´evoluzione regressiva del 2013 e, in particolare, dalla elevatissima crescita del numero di morti. La questione centrale tuttavia non è se le tendenze individuate rappresentino in modo più o meno preciso l´evoluzione dei prossimi anni ma quali siano le politiche e le azioni di sicurezza stradale necessarie per consolidare i risultati positivi già acquisiti e per annullare le tendenze regressive indubbiamente presenti (come testimoniano i molti anni in cui il numero di vittime degli incidenti stradali non è diminuito ma è cresciuto). Così come va ribadito il dato che il maggior numero di incidenti viene rilevato non a causa delle cosiddette ‘stragi del sabato sera´ ma nell´abito lavorativo e cioè nel tragitto casa-lavoro e nei luoghi di lavoro".  
   
 

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