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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2015
 
   
  RIORDINO ISTITUZIONALE - ALTO RENO, LA REGIONE EMILIA ROMAGNA DÀ IL VIA LIBERA AL PROGETTO DI LEGGE DI FUSIONE TRA PORRETTA TERME E GRANAGLIONE. ORA IL REFERENDUM CONSULTIVO NEI DUE COMUNI.

 
   
  Bologna, 26 marzo 2015 – Via libera dall’Assemblea legislativa al progetto di legge di fusione dei Comuni di Porretta Terme e Granaglione nella Città Metropolitana di Bologna. Il voto dell’Aula apre ora la strada all’indizione di un referendum consultivo nei due comuni. Dopo il suo svolgimento, l´Assemblea legislativa regionale sarà riconvocata per il pronunciamento definitivo. Col referendum i cittadini saranno anche chiamati a scegliere il nome del nuovo Comune unico. Questa la rosa dei nomi possibili: Acque Alte, Alto Reno Terme, Granaglione Porretta Terme. Con la fusione, il nuovo Comune unico avrebbe una popolazione di circa 7000 abitanti e una superficie di 73 km quadrati. “Il voto di oggi denota la consapevolezza e l’importanza di una sfida, quella della fusione, che i territori vogliono cogliere e che la Regione sostiene”. E’ con soddisfazione che l’assessore regionale a Bilancio e Riordino istituzionale, Emma Petitti, commenta la determinazione dell’Aula: “Questa fusione ha attraversato momenti di confronto a volte dai toni aspri, ma sempre sostenuta dalla voglia di arrivare alla conclusione. Noi ribadiamo il nostro appoggio e la continuità molto forte con le scelte già compiute, che rispettano la volontà degli amministratori locali”. “Il processo – conclude l’assessore Petitti - porterà ad una semplificazione della rappresentanza politica del territorio. Si tratta di due Comuni con meno di 5000 abitanti in un’area dell’Appennino bolognese e il passaggio a un unico ente consentirà risparmi e razionalizzazione della gestione in modo ottimale, aumentando la competitività dell’area all’interno di un sistema regionale che vuole semplificare l´organizzazione per migliorare efficienza ed efficacia”. Secondo la proposta di legge presentata dalla Giunta e approdata oggi in Assemblea, il nuovo ente - a decorrere dal primo gennaio 2016 - riceverà dalla Regione un contributo annuale di 200 mila euro per quindici anni e, in aggiunta, un contributo straordinario in conto capitale di 150 mila euro all’anno per un triennio.  
   
 

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