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Notiziario Marketpress di Giovedì 26 Marzo 2015
 
   
  CRIMINALITA’: ZAIA, “COMUNE PADOVANO DI VIGONZA SIMBOLO DELLO SFASCIO STATALE. PIU’ 40% DI FURTI IN UN ANNO

 
   
  Venezia, 26 marzo 2015 - “Il Comune padovano di Vigonza, martirizzato dalla criminalità, è lo specchio della vergogna per uno Stato e un Governo allo sfascio, oramai incapaci anche di arrossire, ad esclusione del Ministro della Difesa Pinotti che un segnale, pur se parziale, lo ha dato annunciando la riattivazione dell’Esercito e dell’operazione Strade Sicure su 3 capoluoghi veneti, che mi auguro diventino al più presto sette per evitare di trovarci di fonte ad uno spot e poco più”. Interviene con durezza il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia alla luce di quello che egli stesso definisce “un emblematico caso nazionale”. “Da un vertice in prefettura – dice Zaia – è emerso che in quel Comune i furti sono aumentati del 40% in un anno, ma i carabinieri sono rimasti quelli di sempre: dieci più il Comandante. Sono allibito – aggiunge il Governatore – e sono ancor di più arrabbiato nell’apprendere che il Sindaco ha dovuto giocoforza dare fondo alla sua creatività e ha dovuto chiudere al traffico un sottopasso autostradale che costituisce una comoda via di fuga per i delinquenti. Che ne pensa lo Stato? Che ne pensa Renzi? Il Ministro dell’Interno pensa di fare qualcosa o è troppo impegnato nel risiko della politica romana con la ‘p” minuscola alle prese con nuove grane di poltrone?” “Facciano come credono – aggiunge – ma poi non si stupiscano se i Veneti non gli credono più e sempre più di frequente tentano la disperata via dell’autodifesa usando di tutto: dai fucili da caccia alle forche, ai bastoni, alle pentole calate sulla testa dei ladri come è già successo. Loro rischiano l’eccesso colposo di legittima difesa, ma le colpe di chi non li sa difendere sono ben più grandi”. “Per oggi – conclude Zaia – risparmio l’elenco dei fattacci riportati dalla cronaca, ma segnalo il grande rischio corso dalla coraggiosa Silvia Carollo, barista di Thiene (Vicenza) che ha affrontato con un coltello i malviventi che volevano rapinarla e li ha messi in fuga. ‘Se mi avessero aggredito – ha detto – non avrei esitato a colpirli’. E se nell’aggressione avessero colpito lei? – si chiede Zaia – il Governo, oltre ad esprimere sdegnata esecrazione e annunciare iniziative durissime come la quadruplicazione delle pene, cosa avrebbe fatto? Sino ad oggi la risposta è desolante: niente”.  
   
 

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