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Notiziario Marketpress di Martedì 31 Marzo 2015
 
   
  VIE NAVIGABILI INTERNE: IL TEVERE DA PERUGIA A ROMA. UNA POSSIBILITÀ DI SVILUPPO PER L´UMBRIA

 
   
  Perugia, 31 marzo 2015 - "Un appropriato sviluppo del territorio, della sua messa in sicurezza e della conseguente ripresa economica attraverso l´incremento della competitività dei territori, la valorizzazione del patrimonio, naturale – artistico – storico - culturale ed una più ampia offerta turistica, passa anche attraverso la riscoperta delle vie navigabili interne ed in particolare del Tevere da Perugia a Roma". E´ il messaggio del workshop che l´Ordine degli Ingegneri della provincia di Perugia in collaborazione con la Consulta Nazionale dell´Ingegneria e dell´Architettura, conIa, ha organizzato questa mattina, venerdì 27 marzo, nel Salone d´Onore di Palazzo Donini a Perugia. "Il Tevere rappresenta un importante elemento di congiunzione tra vari territori, caratterizzati da aree a parco e a vocazione agricola; paesaggi naturali che unitamente a centri storici di grande prestigio rendono l´ambiente unico, vivo ed affascinante lungo tutto il corridoio fluviale dalla sorgente alla foce – ha affermato l´assessore regionale all´ambiente Silvano Rometti, che è intervenuto ai lavori. Il fiume ha sempre rappresentato una risorsa per lo sviluppo del territorio e la sua navigabilità è un elemento unico per la vivibilità e lo sviluppo del territorio. Perugia e la sua provincia incidono per il 98 per cento sul bacino del fiume Tevere e tutta l´area opportunamente valorizzata rappresenterà un´ulteriore attrattiva turistica. Si tratta, pertanto, - ha proseguito l´assessore - di dar vita ad un´adeguata integrazione del principio di sostenibilità con quello dello sviluppo delle aree economiche elaborando strategie che sappiano coniugare la valorizzazione e la conservazione dei territori. Nei tratti non navigabili il sistema di trasporto dovrà essere supportato ed integrato da un trasporto a terra di slow mobility un vero e proprio turismo "lento" sostenibile. Le vie navigabili interne, lacuali e fluviali, di cui l´Umbria è ricca potranno così assumere un ruolo strategico nello sviluppo e salvaguardia del territorio unitamente alla sicurezza dello stesso. Si potrà dare impulso così – ha concluso Rometti – ad una nuova forma di economia, basata sulla sostenibilità dei beni e dove si possono studiare progetti relativi a percorsi naturalistici, trekking, cavallo, bici, aree di sosta, ed anche la realizzazione di porti a secco e di aree attrezzate per l´attracco che permetteranno di vivere in modo adeguato il fiume e di conoscere il territorio, i centri storici e le tipicità dei luoghi. Il tutto nel quadro della politice e degli strumenti, come i Contratti di Fiume o il Piano di mobilità dolce, contenuto nel Piano regionale dei trasporti, che la Regione dell´Umbria ha adottato e portato avanti in questi anni".  
   
 

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