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Notiziario Marketpress di
Martedì 31 Marzo 2015 |
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STATI GENERALI DELLA CULTURA A SIENA, LABORATORIO PER PROGETTI CONDIVISI DI SVILUPPO
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Firenze, 31 marzo 2015 - La cultura come strumento di rilancio e motore di uno sviluppo locale partecipato; è stato il tema centrale degli Stati generali della Cultura al Santa Maria della Scala di Siena che sarnno ricordati, come ha sottolineato il sindaco Bruno Valentini, per la grande e intensa partecipazione dei suoi protagonisti. Oltre 330 gli iscritti ai nove tavoli tematici di discussione e riflessione su teatro, danza, musica, arte e architettura contemporanea, audiovisivi, musei, imprenditoria culturale, università e ricerca, biblioteche e no-profit, allo scopo di disegnare il futuro della città in una prospettiva di medio e lungo termine. "Non cercavamo risposte, ma domande, che sono pervenute in forma organizzata anche per un´indagine economica, oltre che culturale, per il futuro della città" ha aggiunto Valentini. Come ha sottolineato nel suo intervento anche l´assessora regionale alla cultura Sara Nocentini "è innanzitutto fondamentale riconoscere il valore della collaborazione, dello scambio e della sempre maggiore condivisione di progettualità e strategie che stiamo coltivando tra Siena e la Regione; come dimostra la presenza forte in questa sede delle agenzie e delle fondazioni culturali che alla Regione fanno riferimento. Gli investimenti in cultura sono opportunità di rilancio – ha ribadito Nocentini – e di riscoperta delle risorse per uno sviluppo locale partecipato che in una città come Siena, ma vale per tutta la Toscana, si lega anche all´attività economica dell´accoglienza e dell´attrattività turistica". Domande, riflessioni e qualche critica che sono state poste liberamente da imprenditori, editori, professionalità qualificate e specialistiche, referenti di associazioni e cooperative, docenti, direttori di istituti e istituzioni, dottorandi e assegnisti universitari, musicisti, artisti, galleristi, commercianti e rappresentanti di categoria, guide turistiche, documentaristi, compagnie di danza e coreografi, drammaturgi, attori e registi teatrali: sensibilità quanto più eterogenee e rappresentative del contesto culturale cittadino. |
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