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Notiziario Marketpress di Giovedì 08 Giugno 2006
 
   
  ASSEMBLEA DEI SOCI ALTAGAMMA: RELAZIONE DEL PRESIDENTE LEONARDO FERRAGAMO

 
   
  Si è svolto a  Milano, l’ 8 Giugno 2006 l’assemblea dei soci di Altagamma l’associazine dele imprese italiane di reputazione internazionale, che opera nella fascia più alta del mercato, esprimono nj la cltura e lo stile italiano nella gestione d’9mpresa e nel prodotto ed inoltre sidistinguono per linnovazione , qualità, servizio , design e prestigio. Di seguito la relazione tenuta dal presidente Leonardo Ferravamo: “Buongiorno a tutti, Autorità, Signore e Signori, con un particolare saluto di benvenuto al Ministro per le Politiche Europee e il Commercio Internazionale, On. Emma Bonino, che ringrazio a nome di tutti per aver scelto la nostra assemblea come suo primo intervento ufficiale in un ambito associativo imprenditoriale. Devo dire che mi sento onorato di presiedere la prima assemblea pubblica di Altagamma di fronte ad una platea così autorevole. E´ la prima volta, in quindici anni dalla fondazione, che l´Associazione Altagamma apre le porte della sua assemblea alla business community, alle istituzioni e alla stampa. Lo facciamo perché siamo convinti di essere entrati in una ulteriore fase della nostra vita associativa. Lo trovo doveroso, andando verso la conclusione del mio secondo mandato di Presidente. Da quel ristretto club nato nel 1992 per il lungimirante volere di Santo Versace, Angelo Zegna, Maurizio Gucci, Ferruccio Ferragamo, Carlo Guglielmi, Michele Alessi, Altagamma è arrivata ad essere un´associazione reale ed autorevole che vuole, ma soprattutto deve, essere un punto di riferimento nell´economia italiana ed internazionale. Si, anche e proprio in quella internazionale. Un ruolo che le Imprese aderenti ad Altagamma si sono ritagliate già per loro stesse con lungimiranza e con coraggio, attraverso la scommessa dell´innovazione a tutto campo: dal prodotto alla produzione, dalle tecnologie alle strategie d´impresa, dalle politiche di gestione a quelle di mercato. Un percorso che ha consentito loro di raggiungere una notorietà internazionale educando e fidelizzando il consumatore finale, elevando nel contempo quello stile, quella creatività e quella qualità tutti italiani, che il mondo apprezza sempre più. Capita a tutti noi a New York e a Mumbai, a Tokyo e a Buenos Aires, a Berlino e a Mosca, in tutti i posti dove le nostre attività ci conducono, di essere attorniati dal "bello italiano", da prodotti che esprimono la cultura e lo stile italiano, ma anche dalle brand che si distinguono nella gestione d´impresa per innovazione, qualità e servizio. Tante di queste sono le brand Altagamma, le più significative nei diversi settori di appartenenza, dalla moda alla gioielleria, dall´arredamento all´alimentare, dal design alla velocità, all´ospitalità. Diciamo pure – con una punta d´orgoglio, ma soprattutto di responsabilità – che le nostre Imprese possono essere un modello di riferimento per tutte le altre aziende di ciascuno dei nostri settori e per le rispettive filiere, soprattutto in un momento in cui la competizione internazionale dà dei problemi a tutti. Modelli di riferimento, ma soprattutto una realtà economica importante per dimensione e per significato. E non si tratta di un´affermazione azzardata. Bastano poche cifre per dimostrarlo. Secondo l´Osservatorio Altagamma, nel 2005 i consumatori di tutto il mondo hanno speso 83 miliardi di euro per acquistare prodotti di vera alta gamma, al netto delle seconde linee. L´italia ha fatto la parte del leone con circa 23 miliardi di euro, pari a ben il 27% del totale dell´alta gamma mondiale. Pensate che i francesi rappresentano il 22%. E sapete bene come i cugini d´Oltralpe siano aggressivi, anche con il supporto dello Stato, sui mercati internazionali. Beh, noi italiani – parlo come imprese e non, invece, come Stato - riusciamo a fare meglio. Lo facciamo grazie anche alle nostre Imprese associate, alla loro cultura fortemente imprenditoriale e al capitalismo familiare che molte di loro esprimono, assieme al gusto della competizione, all´originalità progettuale, al talento combinato con le conoscenze, al rapporto innovativo con la distribuzione. Ricordiamo tutti l´amarezza e l´imbarazzo per l´immagine che l´Italia aveva all´estero fino a qualche decennio fa e la grande vergogna che provammo quando nel 1977 Der Spiegel pubblicò in copertina un piatto di spaghetti ed una P38 riferendosi al nostro Paese. Oggi se lo stile italiano con i suoi prodotti è così apprezzato ed ambito nel mondo, tanto, se non tutto, è dovuto proprio alle nostre aziende che con l´affermazione delle loro brand, con quello che rappresentano, hanno ribaltato quel pessimo stereotipo. Molto è stato fatto in questi anni per riempire di contenuti, di supporti reali e di autorevolezza la nostra Associazione e molte sono le aree e le tematiche che ci vedono impegnati. Altagamma: ha coagulato le esigenze e gli interessi delle Imprese associate per svolgere un´attività di lobby e di diplomazia nei confronti di Istituzioni italiane ed internazionali, da alcuni anni anche in sinergia con Comité Colbert e Walpole, nostre omologhe francese e britannica. Ha sostenuto, insieme alle Associazioni di Categoria di Confindustria, il principio del "made in" obbligatorio per i prodotti importati nei mercati dell´Unione Europea. Ha creato con l´Università Bocconi il Master in Fashion Experience and Design Management, oltre a Seminari finalizzati alla formazione di manager ed imprenditori, con competenze specifiche nella nostra fascia di mercato. Organizza e coordina costantemente gruppi di lavoro su progetti di comune interesse, nelle aree della Tutela della Proprietà Industriale e del Business Development, volto all´ingresso coordinato delle Imprese Altagamma in nuovi mercati come Cina e Brasile e in mercati e in iniziative particolari. Ha creato e gestisce l´Osservatorio Altagamma sui Mercati Mondiali, studio sul settore, unico nel suo genere, sin dall´inizio in collaborazione con Bain. Ha creato dal 2002 l´Altagamma International Honorary Council con lo scopo di consolidare le relazioni con imprese e istituzioni culturali non italiane, che hanno contribuito a promuovere la nostra cultura, le nostre attività e il nostro stile di vita. Ne fanno parte 18 imprese americane, 23 asiatiche, 10 mediorientali, 11 europee e 5 dell´Est europeo. Si è così creato un network internazionale di alleanze con le quali confrontarsi e collaborare, sia come associazione sia come singole aziende. Ha promosso e diffuso nel mondo i nostri valori culturali ed imprenditoriali, anche attraverso attività di comunicazione, quali servizi giornalistici e programmi televisivi. In particolare il programma "La Dolce Vita", da noi finanziato, è stato diffuso da network internazionali e trasmesso sui voli di numerose compagnie aeree, fino a raggiungere decine di milioni di persone nel mondo intero. Può contare oggi, al suo interno, su una struttura stabile che ha il compito di sviluppare le varie attività e garantire una comunicazione efficace agli associati e verso l´esterno. Ma ora più che mai Altagamma deve guardare al futuro per poter rappresentare al meglio gli interessi delle aziende e del Paese e poter agire con chiarezza ed efficacia con una focalizzazione ben precisa che rispecchi il volere dei soci, ma anche le attese del mondo esterno. In effetti, anche di quello, perché tanta è l´aspettativa che esiste nei confronti delle nostre brand e quindi la responsabilità che sentiamo ancor di più oggi, quando alcune delle minacce del passato si sono già trasformate in vincoli ed in pericolose limitazioni alla crescita del nostro Paese. Ed è per questo che abbiamo avviato una Riflessione Strategica, coinvolgendo tutti gli associati insieme a fonti esterne qualificate, che permetta di identificare le linee per il futuro e gli obiettivi prioritari per i prossimi anni. Oggi desideriamo condividerle con voi. Free and Fair Competition. Lotta alla contraffazione. Supporto allo sviluppo nei nuovi mercati e progetti commerciali comuni con priorità sull´India. Turismo e Promozione del Paese. Mostra della Cultura Altagamma. 1) Free and Fair Competition - Come tutti i liberisti, siamo convinti al 101 per cento che nel Commercio Internazionale debba trionfare il principio della "free and fair competition". Ma gli impedimenti sono molto forti: il primo è rappresentato dagli ostacoli d´accesso al mercato e il secondo dalla contraffazione di marchi e prodotti. Parto dal primo. Le capacità di crescita delle aziende del lusso italiane e straniere sono drammaticamente ridotte dalle barriere tariffarie e non tariffarie imposte perfino da Paesi che fanno parte del gruppo dei più industrializzati e addirittura del G7. Tanto per non fare nomi, gli Stati Uniti e il Giappone, tra gli altri. Mentre il mercato comunitario è l´unico al mondo completamente aperto al libero scambio, dopo avere progressivamente ridotto – fino all´eliminazione – dazi, quote e altre forme di limitazione. Noi abbiamo rispettato i patti previsti dagli Accordi internazionali e ora chiediamo la reciprocità. Sui dazi, in particolare, siamo in pressing con la Wto per arrivare a un limite massimo generalizzato, per tutti i beni industriali e di consumo, del 15%. In questo contesto, abbiamo chiesto all´Unione europea di accelerare sulla richiesta di adozione – che riguarda anche la Cina - di standard univoci sulla tutela del lavoro e dei lavoratori perché attualmente si configurano veri e propri casi di dumping sociale. 2) Lotta alla contraffazione Secondo una statistica elaborata da Taxud, nel 2004 sono stati sequestrati in Europa oltre cento milioni di oggetti contraffatti, di cui il 60% proveniente dall´Asia (e il 50% dalla Cina). Pensate che soltanto nel 1998 erano dieci milioni. I nostri marchi sono asset intangibili che sono di fatto il "cuore" dei nostri continui investimenti in creatività, innovazione, sviluppo prodotto. Dunque, la contraffazione mina i nostri sforzi, distorce il mercato, depaupera il valore dei nostri brand. E´ un furto vero e proprio della nostra Brand Equity. E anche il consumatore deve esserne cosciente, perché se la cultura della contraffazione dilaga a macchia d´olio ci abitueremo a tutto. Anche ad assumere falsi medicinali, falsi alimenti, falsi pezzi di ricambio di aerei o di auto. Quindi, Altagamma continuerà a battersi affinché l´Italia e l´Unione europea intervengano in modo più concreto sul fronte della riduzione degli ostacoli all´accesso ai mercati, puntando su una rigorosa politica a favore della ricerca e dell´innovazione oltre che della tutela dell´originalità progettuale e della marca. Inoltre, stiamo definendo, con i vertici dell´Unione Europea, un importante progetto di comunicazione ai consumatori, per valorizzare le caratteristiche dei prodotti originali e per far conoscere i costi sociali dei prodotti falsi. Free and Fair Competition, quindi, nel commercio internazionale ma anche nel mercato italiano ed europeo, che significa maggiore liberalizzazione, maggiore concorrenza, più mercato, eliminazione degli oneri impropri, per mettere le imprese in condizione di essere equamente competitive nei mercati internazionali. 3) Supporto allo sviluppo nei nuovi mercati e progetti commerciali comuni - priorità sull´India Da sempre Altagamma ha cercato di individuare progetti commerciali che permettano alle sue Imprese di entrare nei mercati emergenti ed in iniziative specifiche anche nei Paesi sviluppati. In modo specifico abbiamo una grande opportunità con l´India: mentre le aziende italiane hanno dovuto spesso recuperare ritardi nell´entrare nei nuovi mercati, in India abbiamo l´opportunità di essere veramente tra i primi. Altagamma già da tempo ha individuato una serie di attività ed iniziative che ci potranno aiutare a raggiungere questo scopo e può già vantare i primi risultati significativi. Lo scorso 15 Febbraio è diventata operativa la legge che permette agli investitori stranieri di possedere fino al 51% della titolarità delle licenze retail, sulla base dell´accordo raggiunto con il Ministro Kamal Nath in sede di Altagamma. Lo stesso Ministro sarà ospite il prossimo Ottobre dell´Altagamma International Honorary Council, che sarà in gran parte dedicato al mercato indiano. Insieme all´Università Bocconi e al National Institute of Design di Ahmenabad, stiamo organizzando un corso per creare in loco figure professionali in grado di gestire distribuzione e retail. Inoltre stiamo definendo un accordo con Mcarthur Glen per la creazione a Mumbay e Dehli di Shopping Mali Altagamma, dove possono inserirsi le aziende che rappresentano l´Italia ed il prodotto italiano, siano esse Altagamma o esterne all´Associazione. 4) Turismo e Promozione del Paese Le bellezze naturali, il patrimonio artistico, la storia e la cultura millenarie, gli italiani stessi, fanno dell´Italia un Paese impareggiabile. Questa è la nostra vera, quasi unica, risorsa naturale e dobbiamo valorizzarla con tutte le nostre energie. Il turismo deve improrogabilmente diventare uno degli obiettivi prioritari per la nostra economia. Oggi che, rispetto al passato, anch´ esso è così penalizzato dall´elevato costo della vita, e talvolta da carenze infrastrutturali, dobbiamo attivarlo con determinazione, promuovendo proprio l´immagine ed i valori dell´Italia nelle principali nazioni del mondo. Chiediamo con convinzione, e siamo pronti a supportare, un programma di largo respiro che si ponga queste finalità. Come dicevo inizialmente, tantissimo è stato fatto dalle singole aziende per il rilancio dell´immagine dell´Italia e siamo ben contenti di mettere a disposizione la nostra specifica esperienza per collaborare con soggetti imprenditoriali ed istituzionali che intendano promuovere il Turismo ed il Paese, in un´ottica di qualità e di concreta sinergia. Abbiamo bisogno di affidare la promozione del nostro Paese ad una Agenzia pubblico-privata che incorpori le molteplici strutture esistenti, con la missione di comunicare i nostri valori culturali, ambientali ed economici. 5) Mostra della Cultura Altagamma Proprio nell´intento di contribuire a far conoscere la nostra cultura, la nostra storia, le nostre tradizioni, che sono valori di riferimento delle nostre Imprese, stiamo lavorando per organizzare una mostra sulla Cultura imprenditoriale italiana, che possa enfatizzare questi aspetti e che, essendo itinerante, possa portare questo messaggio in alcune importanti città del mondo. Contiamo di poter presto presentare ufficialmente questa iniziativa. Queste sono le direttrici di sviluppo della nostra attività a medio termine: un impegno importante e una sfida stimolante. Siamo però convinti che, come viene detto da tempo, sia assolutamente necessario fare tutti gioco di squadra, fare sistema: imprese, istituzioni, classe dirigente, parti sociali. Noi siamo certamente pronti a mettere a disposizione le nostre esperienze e le nostre conoscenze. Con Confindustria già operiamo in totale sintonia ed è significativo che, come Presidente di Altgamma, io faccia parte della Task Force per l´Internazionalizzazione. Mi sento impegnato a coinvolgere sempre più i colleghi delle Imprese Altagamma per supportare ulteriormente le iniziative di Confindustria. Così pure, con lo stesso spirito, sono da poco nell´Advisory Board Strategico di Confcommercio, con l´obbiettivo di contribuire all´affermazione delle logiche di sistema. Viviamo ed operiamo in un Paese straordinario che dobbiamo valorizzare nel mondo. E´ un dovere prima ancora che una necessità. Auspico davvero che a questa disponibilità corrispondano concrete risposte da parte di chi ha a cuore il futuro economico e sociale del nostro Paese e, ancor prima, l´orgoglio di viverlo. .  
   
 

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