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Notiziario Marketpress di Mercoledì 01 Aprile 2015
 
   
  SPENDING REVIEW: ZAIA, “COLPISCA SOLO CHI SPRECA. IN VENETO SIAMO MILIONI DI FORMICHE E NON MANTERREMO PIU’ LE CICALE. ATTENDIAMO I FATTI O SARANNO BARRICATE””.

 
   
   Venezia, 1 aprile 2015 - “Una spending review seria non deve incidere in alcun modo su nessuna amministrazione con i conti in ordine, quindi non sulla Regione Veneto e in particolare sulla sua sanità, non sulla miriade di Comuni veneti, di ogni colore politico, che sanno ben amministrare. Per tutti va invece sbloccato il Patto di Stabilità, perché ognuno possa spendere per i propri cittadini i soldi che ha”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia rispetto alle scadenze previste dalla spending review e alle dichiarazioni che da giorni, e da più parti, indicano i costi standard come unico criterio per individuare i possibili risparmi. “Lo ha detto il guru del dopo Cottarelli, Yoram Gutgeld, lo ha detto a più riprese il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, lo hanno garantito esternando dalle Alpi alle Piramidi politici di ogni livello e partito. Bene signori, adesso è arrivato il momento di farlo davvero anche se, ne sono certo, vi costerà parecchio, perché la Regione del Veneto lo chiede da anni e in proprio lo sta già applicando. Tanto che, utilizzando i nostri parametri amministrativi, lo Stato risparmierebbe non meno di 30 miliardi l’anno e non servirebbe alcun taglio”. “Se Gutgeld e tutto il Governo tradurranno in atti concreti quanto detto – aggiunge Zaia – avranno nel Veneto un formidabile alleato, ma se ci accorgeremo che, come è stato finora, si tratta di sole parole, troveranno il peggiore dei nemici sulle barricate con ogni mezzo, purchè lecito”. “Mettiamo a disposizione tutte le nostre buone pratiche – dice il Governatore – e lavoriamo quotidianamente per limare anche quei pochi euro che è ancora possibile limare in Veneto, ma non accettiamo né il taglio di 240 milioni alla sanità, né interventi di alcun tipo su Enti Locali virtuosi. Prima si eliminino sconcerie come i 22.000 forestali della Sicilia contro le poche centinaia nella Regione Veneto che gestisce il 70% delle Dolomiti; prima si eviti che un pasto in ospedale arrivi a costare 60 euro contro i nostri 6-8; prima si faccia in modo che una siringa in certe Regioni non costi 4 volte che da noi. Si faccia prima, subito, e in concreto, con atti, decisioni e date. In caso contrario troveranno pane per i loro denti. Siamo milioni di formiche e siamo stufi di mantenere le cicale”.  
   
 

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