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Notiziario Marketpress di Martedì 07 Aprile 2015
 
   
  PIAZZALIBERATUTTI, UN PROGETTO PARTECIPATO PER LA RINASCITA DI PIAZZA VETTORI A FIRENZE

 
   
  Firenze 7 aprile 2015 - Piazza Vettori a Firenze come le piazze e le vie di New York, accomunate da un percorso di rinascita incentrato sulla partecipazione dei cittadini che potranno contribuire con suggerimenti e idee. "Anzi, con un valore aggiunto in più nel caso del progetto toscano – sottolinea l´assessore alla partecipazione della Toscana, Vittorio Bugli -: perché a differenza del "New York City Plaza Program" che mira a trasformare parti di città degradate e sottoutilizzate in spazi pubblici vivi e vissuti, il progetto "Piazzaliberatutti" per Piazza Vettori parte dal basso ed è promosso da un´associazione". Prevede anche una futura collaborazione nella gestione dello spazio. Il progetto è stato presentato stamani a Firenze. "Si tratta di un percorso in linea con la rivoluzione che la Regione ha lanciato lo scorso settembre con la piattaforma Open Toscana – dice l´assessore -: un modello di pubblica amministrazione che esce dalla logica dello sportello ed entra in quella della collaborazione". In questo caso con i cittadini che abitano una parte della città e che propongono idee e strumenti per migliorarla. "Un modello da replicare – aggiunge -, convinti che i cittadini siano gli attori principali e più indicati per proporre soluzioni". "Piazzaliberatutti", promosso dall´associazione "Save the City" e condotto da Sociolab con il supporto tecnico di Projekto, è uno dei percorsi partecipativi finanziati dalla Regione attraverso l´Autorità regionale per la promozione della partecipazione. Il confronto durerà sei mesi. L´obiettivo è offrire nuove prospettive ad un luogo a ridosso del centro della città immediatamente al di là dell´Arno, spazio oggi degradato e sotto utilizzato. Si parte dalle lettura del luogo e delle frequentazioni fino alla raccolta di idee e il lancio di un bando per la manutenzione e animazione, con l´amministrazione comunale che partecipa al laboratorio di progettazione partecipata per offrire un supporto tecnico sulla fattibilità delle soluzioni proposte. "Entriamo in una fase nuova – conclude e ribadisce Bugli -: da una partecipazione intesa come mediazione del contrasto ad una partecipazione per proporre cose e gestirle".  
   
 

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