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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Aprile 2015 |
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I RICERCATORI DI NANOREG STANNO LAVORANDO CON GLI ISTITUTI REGOLATORI GLOBALI PER SVILUPPARE UN INSIEME DI STRUMENTI VOLTI A VALUTARE LA SICUREZZA DEI NANOMATERIALI.
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Bruxelles, 8 aprile 2015 - Il progetto Nanoreg, finanziato dall’Ue; sta sviluppando la prossima generazione di dati sperimentali affidabili e confrontabili sugli aspetti ambientali, sanitari e di sicurezza dei nanomateriali. Nanoreg, che ha avuto inizio a marzo 2013, è già riuscito a fondare le condizioni di base per il suo lavoro di R&s e passerà adesso al raggiungimento dei suoi principali obiettivi. I nanomateriali sono sostanze chimiche o materiali prodotti in una scala incredibilmente piccola (fino a 10 000 volte più piccola del diametro di un capello umano). Gli esperti credono che essi abbiano le potenzialità per contribuire in modo significativo alla competitività industriale dell’Europa e sono già usati in centinaia di prodotti, dalle batterie e le vernici all’abbigliamento anti batterico e le apparecchiature mediche. Per capitalizzare appieno questo potenziale mercato però la sicurezza dei nanomateriali deve essere irreprensibile. Questo significa fugare qualsiasi dubbio scientifico sui loro effetti sugli esseri umani o l’ambiente. Poiché questi nanomateriali sono spesso unici e non sono mai stati sul mercato prima d’ora, le valutazioni devono essere fatte caso per caso usando metodi globalmente riconosciuti e approvati. Nanoreg, che riceverà un totale di 10 milioni di euro in finanziamenti dell’Ue, si propone di appoggiare le organizzazioni coinvolte nella standardizzazione e la regolamentazione dei nanomateriali sviluppando un pratico insieme di strumenti di valutazione. Questo insieme di strumenti conterrà il necessario per fare una valutazione dei rischi, test di tossicità e misurazioni dell’esposizione. Il progetto si propone anche di stabilire una collaborazione più stretta tra le autorità, l’industria e i ricercatori al fine di sviluppare nuovi approcci efficienti e praticamente applicabili per la gestione del rischio. A questo fine, questi strumenti sono sviluppati in stretta collaborazione con organizzazioni come l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa), il Comitato europeo di normazione (Cen) e l’Organizzazione internazionale per la normazione (Iso). Sono stati fissati incontri regolari anche con i responsabili delle politiche nei paesi partecipanti e con istituti di standardizzazione globali in paesi come Usa, Canada, Australia, Giappone e Russia. Si spera che l’approccio interdisciplinare e internazionale del progetto dia un contributo significativo all’eliminazione dei rischi dell’uso dei nanomateriali nei prodotti industriali e al consumo. Il progetto ha iniziato analizzando le conoscenze esistenti e associandole a uno studio delle esigenze degli enti regolatori. Questo ha permesso al team di identificare eventuali lacune nelle conoscenze. Sono state scoperte tre lacune: le caratteristiche che influenzano il rischio dei nanomateriali nell’ambiente e negli esseri umani, i metodi di standardizzazione per determinare tali caratteristiche e le strategie e gli approcci di valutazione del rischio specifici per i nanomateriali. Da queste tre principali lacune, sono state generate sedici esigenze normative, che aiuteranno a dar forma al contenuto dell’insieme degli strumenti. L’obiettivo a lungo termine di Nanoreg è assicurare che il potenziale innovativo ed economico dei nanomateriali non sia messo a rischio semplicemente a causa di problemi di salute e sicurezza che non sono stati affrontati adeguatamente. Lo sviluppo di metodi più efficienti di gestione del rischio assicurerà anche che i tempi necessari per commercializzare nuovi nanomateriali siano i più brevi possibili. Per ulteriori informazioni, visitare: Nanoreg www.Nanoreg.eu/ |
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