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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 08 Aprile 2015 |
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AGRICOLTURA. PSR, ASSESSORE LOMBARDIA: È NOSTRO SISTEMA CHE SOSTIENE SVILUPPO RURALE
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Mede Lomellina/pv - "Aggredire i mercati e fare un salto di qualità per rilanciare il settore. Tocca agli imprenditori fare proposte, noi cercheremo di assecondarle. Le risorse non mancano, ma non vanno sprecate". Lo ha detto l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, intervenendo all´ incontro sul Programma di sviluppo rurale organizzato da Coldiretti Pavia a Mede Lomellina, a cui hanno partecipato Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia, e Wilma Pirola, Coldiretti Pavia. Piu´ Risorse - "Nel Psr abbiamo più risorse rispetto alla programmazione precedente - ha ricordato Fava - , con 133 milioni di euro in più sugli investimenti e la tenuta del sistema agroambientale. Più soldi di prima li ha messi la Lombardia, che ha stanziato 200 milioni di euro. Noi abbiamo accettato di aumentare la compartecipazione regionale, è il sistema Lombardia che si fa carico di sostenere una fetta consistente del nuovo Piano di sviluppo rurale". La Tempistica - "Entro aprile dovremo essere pronti a emanare i primi quattro bandi sulle misure a superficie - ha sottolineato l´assessore lombardo - , per poter stilare le graduatorie entro giugno ed essere pronti con l´erogazione dei primi contributi a luglio, una volta approvato definitivamente il Piano. Non possiamo dire che manchino i soldi: ora spetta alle imprese e alle loro rappresentanze presentare i progetti". Cambia L´approccio - " I progetti si presentano se servono - ha ribadito Fava - , poi tocca a noi finanziarli. Per troppo tempo si è fatto il contrario, c´erano le risorse e si realizzavano cose che non interessavano a nessuno o per sostenere prodotti che non avevano spazio sui mercati. Non ci sono categorie protette, tutti partecipano indistintamente, i punteggi delle graduatorie saranno basati sulla bontà dei progetti. I fondi ci sono ma non possiamo rischiare di sprecarli. Sarà l´ultima programmazione di questa portata, dal 2020 in poi dubito che ci sia questa capacita di intervenire ancora sulle imprese. L´europa sta andando sempre più verso le misure agroambientali e meno verso le misure per le imprese". |
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