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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Aprile 2015
 
   
  CIBO, ASSESSORE LOMBARDIA: NEL SUD-OVEST DI MILANO IL RISO DELLA CITTÀ METROPOLITANA

 
   
  Cassinetta di Lugagnano/mi - "In un territorio per l´80 per cento agricolo, il 60 per cento del quale è coltivato a riso, quello che viene prodotto qui si può considerare a pieno titolo il riso di Milano, della città metropolitana". Lo ha evidenziato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, incontrando, a Cassinetta di Lugagnano (Milano), Marco Magni, direttore del Distretto rurale Riso e Rane, insieme ad altri imprenditori della zona. Accreditato nel maggio 2011 da Regione Lombardia, il Distretto associa una sessantina di aziende con 5.000 ettari complessivi di cui 4.000 coltivati a riso. Il distretto rurale occupa un´area della Provincia di Milano che comprende 23 comuni e nasce dalla volontà delle aziende risicole presenti di unirsi in un Consorzio per promuovere il prodotto garantendo qualità tracciabilità e provenienza. Prodotto E Territorio Da Promuovere Insieme - "Quando pensiamo al riso - ha aggiunto Fava - abbiamo in mente la Lomellina e il Piemonte, mentre questa zona a sud ovest di Milano, a pieno titolo a vocazione agricola, non è conosciuta nella stessa misura per la sua importante produzione risicola. Quello che viene prodotto qui, a 30 km dal centro del capoluogo, è a pieno titolo il riso di Milano. Un´idea suggestiva, un prodotto che il Distretto vuole promuovere con iniziative e una presenza sempre più significativa sui mercati, grande distribuzione compresa. Allo stesso tempo, occorre lavorare anche su una immagine complessiva del territorio che faccia percepire il valore della distintività e dell´autenticità di questa produzione". Il Sistema Di Gestione - "Siamo partiti dallo sviluppo di una filiera di qualità e chiarezza verso il consumatore - ha spiegato Marco Magni, direttore del Distretto rurale Riso e Rane -. Abbiamo così identificato la varietà di riso che proponiamo. Il prodotto è a marchio ´Dna controllato´, vale a dire che si certifica che il riso contenuto nella confezione in vendita corrisponde esattamente alla varietà indicata, ad esempio Carnaroli". "Le analisi per la certificazione ´Dna controllato´ - ha aggiunto Magni - vengono effettuate dalla piattaforma Genomica del Parco Tecnologico Padano di Lodi. Il riso contenuto in ogni confezione, ad esempio del tipo Carnaroli, è certificato a partire dalla semente, prodotta all´interno del distretto rurale ´Riso e rane´, nato e cresciuto nel territorio a garanzia della sua tracciabilità e identità territoriale. Un´idea nata dalla progettualità sviluppata dal Distretto e finanziata con la misura 124 del Piano di sviluppo rurale 2007/2013".  
   
 

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