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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Aprile 2015
 
   
  BOLZANO: SENSIBILIZZARE LE FAMIGLIE RIGUARDO ALLE ADOZIONI

 
   
  Bolzano, 13 aprile 2015 - La possibilità di dare ad un bambino una famiglia è il nodo centrale nell’adozione. Con una campagna di sensibilizzazione e lo slogan “Una storia diversa: la mia adozione” l’assessora Martha Stocker ha voluto promuovere oggi in prima persona questa forma particolare di genitorialità alternativa, rafforzando la coscienza dei cittadini su questa tematica. La decisione di dare una casa ad un bambino proveniente da un´altra famiglia e spesso da un altro Paese e quindi da un´altra cultura, di crescerlo come figlio proprio con quell´amore e quella sicurezza, della quale avrà bisogno nella vita futura, non costituisce sempre un passo facile, sul quale si deve riflettere attentamente e che deve essere preparato adeguatamente. "Crescere dei figli non è di per sé un´impresa facile ed implica una grande responsabilità. La sfida è ancora più grande laddove l´impegno non è rivolto ai propri figli" afferma l´assessora "Nel contempo l´adozione di un bambino è legata a delle esperienze, che nessun´altra forma di genitorialità consente di vivere". Con articoli, racconti dei protagonisti, l´affissione di manifesti, contributi televisivi, inserzioni mirate e l´organizzazione di un convegno che si svolgerà a Bolzano il 19 novembre, la Ripartizione politiche sociali della Provincia, in cooperazione con il Servizio Adozioni dell´Alto Adige del Distretto sociale di Bolzano, vuole aumentare l´interesse del pubblico sul tema dell´adozione, con l´obiettivo di rafforzare la coscienza dei cittadini e per mettere in luce questo particolare atto di solidarietà verso bambini, che per dei motivi specifici non hanno una propria famiglia. Per entrambi i manifesti della campagna sono stati scelti una coppia con figlio in forma di disegni colorati, aggiungendo lo slogan "Una storia diversa: la mia adozione", dando quindi risalto a questa forma speciale di relazione genitori-figli. "La campagna fa parte di diverse iniziative ed azioni, che vengono promosse con i diversi partner nell´adozione in Alto Adige" sottolinea l´assessora. Nel 2014 sono stati complessivamente 25 i bambini adottati, di cui 5 in adozione nazionale e 20 in adozione internazionale. Il numero delle richieste di adozione in questi ultimi anni è diminuito ed è anche per questa ragione che viene promossa una campagna a livello provinciale. Petra Frei, dell´Ufficio per la tutela dei minori e l´inclusione sociale, ha quindi illustrato l´organizzazione dell´adozione a livello provinciale, le normative e le particolarità delle forme diverse di adozione. Nel caso dell´adozione nazionale i bambini adottati provengono dal territorio nazionale, anche trattandosi di bambini di provenienza straniera. Un ruolo gioca anche presso quale Tribunale dei minori è stata depositata la richiesta. Nell´adozione internazionale i bambini provengono invece da altri Paesi. In questo Frei ha sottolineato, che non esiste un indice temporale per genitori adottivi "in attesa". I compiti del Servizio Adozioni Alto Adige che fa parte del Distretto sociale di Bolzano ed i singoli passi che caratterizzano il processo di adozione sono stati quindi presentati dall´assistente sociale Silvia Vidale. Particolarmente interessante e toccante l´esperienza personale portata da Alessandra Martinez e Gilberto Antonucci, genitori adottivi della piccola Margherita, una bimba etiope che due anni fa, all´età di cinque anni, è entrata nella loro famiglia e nella loro vita, un´esperienza grande, che li ha arricchiti e nella quale "siamo stati guidati con naturalezza da Margherita stessa".  
   
 

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