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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 15 Aprile 2015 |
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CAMPUS AL MUSEO, OGGI A PRATO SI STUDIA COME ESTENDERE UN´ESPERIENZA DI SUCCESSO
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Firenze 15 aprile 2015 – L´idea del Campus al museo sotto Pasqua, lanciata da Regione e Anci Toscana, d´intesa con alcune sedi museali nelle province di Firenze, Pisa e Siena, per far trascorrere ai più giovani un´intera giornata a contatto con arte e storia nelle corso delle vacanze pasquali in compagnia degli educatori tra attività ludico educative, laboratori creativi, escursioni e momenti di relax, ha riscosso un successo che suona di buon augurio per i progetti futuri. I dati delle icrizioni parlano di 80 bambini accettati più 20 in lista d´attesa al Museo di Storia Naturale di Calci (Pi), posti esauriti al Santa Maria della Scala di Siena, al Museo di Palazzo Vecchio, al Museo Horne e al Museo Marino Marini di Firenze, dove hanno partecipato bambini che non avevano mai visto prima il museo di età tra 7-10 anni. Domani 15 aprile, al Museo del Tessuto di Prato, sarà la volta di una giornata di formazione per tutti i musei riconosciuti di rilevanza regionale. Saranno forniti tutti gli strumenti per programmare nelle prossime vacanze scolastiche i campus estivi nei musei, con l´obiettivo dichiarato di coinvolgere con questa iniziativa tutto il territorio regionale. L´idea nasce alla fine dello scorso anno con un duplice obiettivo: da una parte valorizzare il servizio dei centri estivi per consentire una migliore conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa; dall´altra per qualificare il servizio offerto attraverso un coinvolgimento di strutture come musei, e a breve anche biblioteche, così da creare un´esperienza legata alla cultura, allo sviluppo delle potenzialità di creatività, apprendimento e socializzazione dei bambini. I musei devono diventare sempre più luoghi di vissuto quotidiano, e i campus sono davvero una sperimentazione educativa e formativa che dovrà trovare sbocco in una rinnovata strutturazione degli interventi per i centri estivi. Attraverso le forme del gioco, le nuove generazioni possono entrare a contatto con il museo non più vissuto come luogo vecchio e polveroso, ma come passaggio importante di esperienze significative di formazione, grazie ad una didattica incentrata sul gioco, sull´interazione, sull´apprendimento esperenziale dell´ascolto e dell´osservazione. |
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