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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Aprile 2015
 
   
  FVG, INAUGURATO CENTRO DIURNO A CAMPOROSSO

 
   
  Camporosso (Tarvisio), 20 aprile 2015 - L´assessore regionale a Salute e Politiche sociali, Maria Sandra Telesca, ha inaugurato il nuovo centro diurno nella ex scuola elementare di Camporosso, che è già sede del Csre, del Centro di salute mentale e di numerose associazioni del tarvisiano. Il centro è a disposizione di disabili e di persone in situazioni di vario disagio (mentale, relazionale, sociale e economico). "Si tratta di un´iniziativa importante, che dà risposte in un territorio bello ma molto particolare, in cui la capacità di progettare e fare rete consente di accorciare le distanze", ha commentato Telesca, aggiungendo che "toccare con mano un modello di offerta sociosanitaria come questa conforta, perché è proprio la declinazione concreta di ciò che la Amministrazione regionale sta cercando di costruire per rispondere ai mutati bisogni di sociosanitari dei cittadini del Friuli Venezia Giulia". "Ciò che mi ha colpito molto del progetto è che punta alla centralità della persona, facendo leva sul ruolo e l´impegno dell´operatore. Qui più che negli ambienti ospedalieri, dove l´alta specializzazione e i percorsi di cura intensivi e di breve durata non consentono di sviluppare sentimenti e umanità così intensi, si riesce ad attuare quel processo di ´umanizzazione delle cure´ che stiamo cercando di stimolare", ha sottolineato Telesca, ricordando che "Salute e sociale non possono essere distinti, vanno integrati. Dobbiamo passare dal concetto di cura al ´prendersi cura´ delle persone. Per questo, il mio plauso - ha concluso - va a tutti coloro si impegnano da anni in questo progetto così importante per l´Alto Friuli". All´inaugurazione sono intervenuti il sindaco di Tarvisio Renato Carlantoni; il direttore generale della nuova Aas 3 Pier Paolo Benetollo; la presidente dell´assemblea di ambito della Carnia Cristiana Gallizia; Pierluigi Castrignanò dirigente medico e psichiatra del Centro di salute mentale di Gemona e Gabriella Tavoschi, coordinatrice socio sanitaria della Aas 3. Nel corso della cerimonia l´assessore comunale alle Politiche sociali Nadia Campana ha illustrato a Telesca le novità del Progetto Ro.ge, un percorso che da un decennio mette in collaborazione realtà istituzionali - ne è capofila il Comune di Tarvisio, assieme a Resia, Malborghetto, Pontebba, il Dipartimento di Salute mentale, il Servizio sociale dei Comuni dell´Ambito, il Servizio Sirio del coordinamento sociosanitario - e aziende e associazioni di volontariato (cooperativa La Margherita di Artegna, Itaca di Pordenone e Venchiarutti di Osoppo) per consolidare e avviare inserimenti lavorativi e socio-occupazionali per persone afferenti ai Servizi socio sanitari e in situazione di disagio, ampliando le proposte che tradizionalmente sono possibili nelle strutture protette. "L´acronimo Ro.ge - ha spiegato Campana - fa riferimento al simbolo della ´rosa di Gerico´, a cui basta una goccia d´acqua per rifiorire anche nel deserto. E´ quello che ci proponiamo di fare: dare dignità e includere nelle nostre comunità persone speciali, che ritrovano nelle tante attività predisposte dal progetto, seguite da un educatore, vitalità e esperienze importanti. Il nostro auspicio - ha detto Campana - è di allargare sempre di più la rete dei territori coinvolti". Finora gli sbocchi occupazionali erano stati possibili attraverso percorsi guidati in "Borsa Lavoro", ma l´obiettivo è di realizzare un ben più ambizioso e complesso "progetto di comunità". Dal punto di vista operativo le attività previste riguardano i servizi di pulizie nel centro diurno per anziani di Tarvisio e in alcuni locali del municipio; quello di lavanderia nelle sedi del Servizio sociale dei Comuni dell´ambito distrettuale di Pontebba e Chiusaforte; l´inserimento nella biblioteca di Tarvisio e un laboratorio artigianale, la consegna dei pasti domiciliari e vari servizi alla persona. Ro.ge fa parte di un più complesso progetto, "Radici in rete" che si occupa di sviluppare l´agricoltura sociale in Alto Friuli. Attualmente il progetto prevede tre linee di lavoro ( le altre sono all´orto Pecol di Gemona e a Villa Santina) e coinvolge una trentina di persone, trenta aziende e dieci accompagnatori. Al termine della cerimonia Telesca ha visitato i laboratori per la confezione di manufatti artigianali e la falegnameria, che sorgono all´interno dei locali delle ex scuole. "Per noi era molto importante che questa sede fosse riconvertita e diventasse centro vitale per i bisogni di tante persone", ha rimarcato il sindaco Carlantoni.  
   
 

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