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Notiziario Marketpress di Lunedì 20 Aprile 2015
 
   
  LOMBARDIA. DEF: I NUMERI SONO IMPIETOSI, PRESSIONE FISCALE AL 44,1

 
   
  Milano, 20 aprile 2015 - "Se uno legge il Def e fa finta di non sapere come vanno le cose sembra attendibile, ma i numeri sono impietosi e infatti la pressione fiscale apparente, cioè quella calcolata solo su chi le tasse le paga, è passata dal già esagerato 43,5% del 2014 al 44,1% del 2015 senza considerare l´imminente fuoco di fila di aumenti che i Comuni stanno predisponendo per far quadrare i conti. Insomma dal Governo Renzi le solite chiacchiere da bar". Così l´Assessore all´Economia, Bilancio e Semplificazione della Regione Lombardia e Coordinatore degli assessori finanziari in Conferenza Regioni, Massimo Garavaglia, in una nota rafforza quanto rilevato dai tecnici del servizio bilancio di Camera e Senato in un dossier sul Def e le possibili criticità del programma economico del governo Renzi. "Il tesoretto sbandierato dal premier è un super-bufala", attacca Garavaglia e spiega: "E´ come se io avessi uno scoperto in banca di 10mila con un fido 3mila. La banca mi dice che mi alza il fido a 5mila ma poi mi chiede di rientrare subito. Domanda: posso spendere quei 2mila euro di differenza?. Ecco, questo è il tesoretto di Renzi, una super-bufala". "Purtroppo - rileva l´assessore lombardo - nella comunicazione di oggi c´è poca attenzione e c´è anche chi crede a queste sparate". "E´ tutto abbastanza ridicolo. I 16,1 miliardi di euro per evitare le clausole di salvaguardia per il 2016 e quindi l´aumento dell´Iva (anche di quella sui beni primari oggi al 10%) e delle accise su benzina e gasolio vanno trovati. I tagli agli enti locali sono stati fatti (in totale circa 9 miliardi e già così andranno in dissesto molti di enti locali) e funzionano in virtù del trattenimento alla fonte delle risorse, mentre la parte relativa ai ministeri è sostanzialmente pari a zero. I ministeri hanno (solo teoricamente) tagliato la propria spesa primaria dell´1,2% contro il vero 4,9% delle Regioni, 9,7% delle Province e 2% dei Comuni. Ricordo che l´obiettivo dichiarato dal Renzi era 3% per tutti... Solo pensare a ulteriori tagli agli enti locali non è solo irragionevole ma matematicamente impossibile. Ma siccome si vota per le regionali - conclude l´assessore - vale tutto".  
   
 

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