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Notiziario Marketpress di
Giovedì 23 Aprile 2015 |
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ASSESSORE REGIONALE AL BILANCIO: ALTOPIANO SETTE COMUNI SPERIMENTA STRATEGIA AREE INTERNE. MILIONI DI EURO INVESTITI NEL TERRITORIO CON FONDI REGIONALI E DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO E COESIONE. OCCASIONE STORICA PER MONTAGNA VICENTINA
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Venezia, 22 aprile 2015 - “L’altipiano dei Sette comuni è stato scelto per sperimentare in Veneto la Strategia nazionale delle Aree interne: è una straordinaria opportunità per lo sviluppo e la qualità della vita”. L’annuncio viene dall’Assessore regionale ai Fondi Comunitari europei, che illustra il percorso con cui la Spettabile Reggenza dei Sette Comuni è stata indicata per una sperimentazione che vedrà una dotazione per qualche milione di Euro. “A titolo indicativo, per dare una idea della portata senza voler essere precisi, per ciascuna area potrebbero essere tre milioni e settecentomila € aggiuntivi – ha spiegato – a quelli che verranno assegnati dalla Regione attraverso i fondi europei per lo sviluppo regionale, quelli dello sviluppo delle area rurali e il Fondo sociale europeo. Stabilire oggi quale sarà l’impatto economico è prematuro visto che il finanziamento sarà legato ai progetti effettivamente presentati, ma, come dicevo, parliamo di milioni di € capaci di innescare, e non esagero, una progettualità virtuosa ed essere volano di un grande cambiamento. Si tratta di fondi certi, visto che sono previsti dalla Legge di Stabilità approvata, quindi niente operazioni di facciata, ma molta sostanza. Con la delibera approvata in Giunta regionale che appunto indica l’Altipiano dei Sette Comuni come area sperimentale si inizia un percorso teso a dare maggiori servizi nel campo dei trasporti e collegamenti, servizi per la scuola, la sanità e l’economia. L’obiettivo è quello di fermare il calo demografico e sviluppare un modello ecosostenibile di sviluppo. Una svolta che potrebbe segnare veramente un grande salto di qualità per i cittadini”. La strategia relativa alle aree interne riguarda bacini territoriali omogenei, distanti da grandi centri di agglomerazione e di servizio e con caratteristiche di sviluppo instabili ma con risorse e caratteristiche che mancano alle aree centrali. “Sono territori con problemi demografici, policentrici e con forte potenziale di attrazione – ha spiegato l’assessore- in Veneto avevamo individuato quattro ‘aree progetto’: l’Unione Montana Agordina, l’Unione Montana Comelico e Sappada, l’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni e l’area del Contratto di Foce Delta del Po, tutte caratterizzate da una notevole potenzialità nelle risorse naturali, culturali e del turismo, nella trasformazione del sistema agro-alimentare e nell’importanza e peso dell’artigianato. A marzo 2014 il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica e il Comitato nazionale per le aree interne dettero il loro placet alla nostra proposta dando così l’avvio all’Istruttoria pubblica. Una missione del Dipartimento e del Comitato ha effettuato una ricognizione in Veneto nello scorso novembre e ciascuna area ha avuto modo di presentare la propria realtà, obiettivi e progettualità anche attraverso testimoni privilegiati, come imprenditori, operatori culturali e del mondo ella scuola ma anche studenti, utenti dei servizi e via dicendo. Non solo Istituzioni pubbliche, ma anche voci della quotidianità, di chi vive e soffre i problemi di queste aree. All’esame attento dei selezionatori sono emerse due realtà che più di altre erano già pronte e che potevano sin da subito essere elette come zone di sperimentazione: l’Altipiano dei Sette Comuni e l’Unione montana Comelico e Sappada. I Sette Comuni hanno dimostrato una notevole coesione e una forte dinamica associazionistica e capacità di lavoro comune e anche la visione di progetto dell’Altipiano è stata particolarmente apprezzata dal Dipartimento per lo Sviluppo e dal Comitato: gli altipianesi erano pronti per partire con buone possibilità di sviluppare un percorso di successo, perché è questo quello a cui mira il Dipartimento. Non dimentichiamo che questa sperimentazione dovrebbe infatti diventare un modello da esportare in buona parte del territorio nazionale, per cui facilmente possiamo capire perché l’attenzione di molti verrà posta sull’’Altipiano e poi sul Comelico e Sappada che mi auguro possa seguire l’Altipiano al più presto come accadrà, del resto, anche per le altre due aree individuate”. |
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