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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 29 Aprile 2015 |
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PARLAMENTO EUROPEO, DIVIETO DI RIGETTO PER I PESCI: I DEPUTATI RITARDANO L´ENTRATA IN VIGORE DELLE SANZIONI
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I pescatori avranno due anni di tempo per "adattarsi" prima dell´entrata in vigore del nuovo divieto di "rigetto" del pesce di scarto, secondo le norme approvate martedì dal Parlamento. L´obbligo per i pescatori di sbarcare le catture indesiderate e non rigettarle in acqua, è il principale obiettivo della nuova politica comune della pesca (Pcp). Il disegno di legge, già informalmente concordato con il Consiglio e approvato con 573 voti favorevoli, 96 contrari e 21 astensioni, modifica il regolamento "omnibus" sulle modalità per far rispettare il divieto. "Le nuove regole obbligano i pescatori a sbarcare tutti i pesci catturati nel corso di una battuta di pesca. Sarà estremamente difficile da attuare, soprattutto per le multi-specie e per la pesca artigianale. La nostra preoccupazione comune è quella di preservare le risorse ittiche, pur mantenendo un´economia sostenibile. L´accordo che abbiamo raggiunto aiuta a mitigare alcuni degli effetti negativi delle nuove regole per i pescatori ", ha dichiarato il relatore Alain Cadec (Ppe, Fr). Principali modifiche alla proposta originaria - La Commissione europea deve redigere una relazione annuale sull´attuazione del requisito di sbarcare le catture indesiderate. Ci sarà ora una moratoria di due anni prima dell´entrata in vigore delle sanzioni per il mancato rispetto dell´obbligo di sbarco. L´obbligo di stivare separatamente le catture sotto misura è stato rimosso. Per i piccoli pescatori, l´obbligo di registrare le catture in un giornale di pesca è stato limitato alle catture di una specie superiore a 50 kg. Il progetto di legge prevede un meccanismo per prevenire lo sviluppo di un mercato parallelo per le catture non commercializzabili. Queste norme sono urgenti poiché il divieto di rigetto è già in vigore dal 1° gennaio 2015 per le specie pelagiche e il regolamento sull´"obbligo di sbarco" è necessario per armonizzare le sette normative in vigore a livello comunitario che sono ora in contrasto con le nuove regole. Il divieto si attuerà in modo graduale e per fasi tra oggi e il 2019. Prossime tappe - Il Consiglio dei ministri Ue deve ora approvare formalmente il progetto di legge, dopo di che sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell´Unione europea per entrare in vigore il terzo giorno successivo alla sua pubblicazione. |
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