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Notiziario Marketpress di Mercoledì 29 Aprile 2015
 
   
  ALPSTORE: PRESENTATI I RISULTATI FINALI DEL PROGETTO EUROPEO E GLI SVILUPPI ENERGETICI IN VALLE D’AOSTA

 
   
  Aosta, 29 aprile 2015 - Integrare in maniera più efficiente l´energia prodotta da fonti rinnovabili sulla rete elettrica e, al contempo, diminuire gli sprechi, aumentando stabilità e sicurezza, il tutto grazie all’introduzione nel sistema energetico dei sistemi di accumulo. E’ stato questo l’obiettivo principale di Alpstore, progetto di cooperazione territoriale europea nell’ambito del Programma Spazio Alpino 2007/2013 i cui risultati finali sono stati presentati oggi, martedì 28 aprile 2015, agli organi di stampa dall’Assessore regionale alle attività produttive, energia e politiche del lavoro, dal Coordinatore del Dipartimento industria, artigianato ed energia, dal Coordinatore del progetto e dal rappresentante del supporto scientifico di progetto. L’assessore regionale alle Attività produttive, energia e politiche del lavoro ha evidenziato che la partecipazione a questo progetto ha consentito di realizzare un’importante esperienza di cooperazione transnazionale finalizzata a introdurre innovazione per migliorare l’efficienza del sistema energetico. In particolare si è esplorata la materia dell’accumulo di energia che potrebbe aprire importanti prospettive future unitamente alla produzione diffusa da fonti rinnovabili sul territorio valdostano. L’applicazione pratica di quanto sperimentato potrà contribuire significativamente al raggiungimento degli obiettivi ricompresi nel Pear (Piano Energetico Ambientale Regionale) e al perseguimento di uno sviluppo sostenibile. In Valle d’Aosta la pianificazione energetica, contenuta nel Piano energetico e ambientale regionale (Pear), è conforme alla Strategia europea 20-20-20 e richiede l’aumento della quantità di energie rinnovabili, la diminuzione del consumo totale e la gestione più efficiente (intelligente) dell’energia. Gli obiettivi vincolanti al 2020 sono: Per la mobilità sostenibile a livello nazionale: il 10% dei consumi deve provenire da fonti energetiche rinnovabili (Fer); Il Decreto Burden Sharing declinato sulla nostra Regione: il 52,1% dei consumi totali di energia deve essere prodotto da Fer. «Possiamo affermare che la Regione Valle d’Aosta ha ricoperto un ruolo da protagonista nell’ambito del progetto, contribuendo attivamente allo sviluppo dei lavori del partenariato, e ha chiuso le attività ufficiali ospitando a Bard la due giorni della conferenza finale transnazionale e il viaggio studio, che ha visto oltre 150 partecipanti provenienti dal settore pubblico, imprenditoriale, della libera professione e della ricerca – ha commentato Tamara Cappellari, Coordinatore del Dipartimento industria, artigianato ed energia - Il progetto Alpstore termina ufficialmente a fine aprile ma le attività europee dell’Assessorato sono già ripartite con la nuova programmazione Spazio Alpino 2014-2020. L’assessorato tramite la Struttura dirigenziale risparmio energetico e sviluppo fonti rinnovabili ha elaborato e presentato la candidatura di due nuove proposte progettuali Alpgrids e Alpsmile, rispettivamente sul tema dell’efficienza energetica a scala regionale e della mobilità sostenibile ed elettrica. I risultati della prima selezione sono attesi per metà estate». Il progetto Alpstore è riuscito a rafforzare le competenze dell’Assessorato in un momento denso d’iniziative, soprattutto sul tema della mobilità elettrica, in cui la struttura è coinvolta su diversi fronti in qualità di capofila o addetto ai lavori. Tra questi, particolare attenzione è riservata al gruppo di lavoro congiunto per lo sviluppo di un piano strategico per la mobilità elettrica nella politica dei trasporti pubblici e privati, e al progetto E.vda Rete di ricarica veicoli elettrici Conurbazione di Aosta e Valle d’Aosta vincitore del bando Mit 2013 per un finanziamento complessivo di 480 mila euro che prevede la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica dotata di 33 colonnine di ricarica nell’area urbana di Aosta e in punti strategici. E’ inoltre in corso, tramite Coa Energia, uno studio preliminare propedeutico per lo sviluppo sistemico e integrato della mobilità elettrica e una piattaforma informatica d’info-mobilità il cui termine è atteso nei prossimi mesi. «I dati sperimentali e le simulazioni numeriche hanno confermato i benefici economici e ambientali derivanti dall’introduzione nel sistema energetico dei sistemi di accumulo - ha aggiunto Andrea Tampieri, coordinatore tecnico del progetto. - Dall’esperienza e dalle conoscenze acquisite possiamo affermare che la diffusione di sistemi di accumulo elettrochimici distribuiti permetterà l’introduzione in rete di una maggiore quota d’impianti di generazione da fonte rinnovabile di piccola taglia, tale da compensare ampiamente l’efficienza di funzionamento degli accumuli stessi. Le simulazioni effettuate indicano, ad esempio, che nel caso limite in cui tutti gli impianti fotovoltaici residenziali si dotassero di accumulo opportunamente dimensionato, sarebbe possibile raddoppiare la potenza di fotovoltaico installata, senza penalizzare l’efficienza e la sicurezza della rete elettrica di distribuzione». Tra gli altri punti che fanno sintesi del progetto si rileva inoltre che: In Valle d’Aosta le applicazioni correlate all’accumulo di energia che possiedono, in prospettiva, il potenziale tecnico maggiore sono: i sistemi di pompaggio idroelettrico, gli accumuli elettrochimici stazionari di piccola taglia, gli accumuli mobili a bordo dei veicoli elettrici e gli accumuli termici a bassa temperatura. Per l’utente domestico l’accoppiamento tra batterie e produzione di energia da fonte rinnovabile aumenta la quota di autoconsumo e genera un risparmio economico in termini di mancato acquisto dell’energia elettrica, oltre ai vantaggi in termini di continuità dell’approvvigionamento e riduzione dei picchi di potenza. Il corretto dimensionamento dell’impianto, in altre parole il rapporto tra produzione, consumo e capacità di accumulo, è fondamentale per ottimizzare le prestazioni tecniche ed economiche. A questo proposito, anche se una forte riduzione dei costi è prevista per tutte le tecnologie di batterie, il ritorno dell’investimento per l’utente non è sempre garantito e deve essere valutato accuratamente caso per caso. In riferimento alla mobilità elettrica i vantaggi maggiori energetici e ambientali si registrano nei percorsi urbani, con un risparmio di energia fossile primaria pari a circa il 10% per ogni km sostituito (corrispondente a un consumo di 20 km/l ossia 5 km per kWh di elettricità) e in misura minore nelle missioni montane. Nel caso di utilizzo di veicoli leggeri il risparmio energetico rispetto ai veicoli tradizionali può arrivare fino 60%. Siamo inoltre in grado di affermare con ragionevole certezza che, sul medio periodo, la ricarica dei veicoli elettrici non costituirà una criticità per la rete di distribuzione Un settore d’immediato interesse per la mobilità elettrica è quello delle flotte di veicoli in dotazione agli enti pubblici. Dal censimento del parco veicoli dell’Amministrazione regionale, del Comune di Aosta e dell’Azienda Sanitaria Locale, realizzato nel corso del progetto, emerge come su un totale di oltre 500 veicoli quasi 200 risulterebbero idonei, per tipologia di uso (chilometraggio, frequenza di utilizzo e tipo di ricarica), a essere sostituiti con veicoli elettrici. Infine, è importante rilevare che a livello sociale ed economico l’introduzione dei sistemi di accumulo potrà aprire nuove prospettive anche per le imprese e per i professionisti del settore: saranno infatti necessari tecnici e imprese specializzate per progettare, installare e mantenere il sistema, così come i produttori della componentistica. Le Pmi nei settori dell’elettronica di potenza, dell’Ict e degli accumuli elettrochimici, potrebbero aprire la strada verso nuovi modelli di business e generare un impatto socio economico positivo sul territorio. E’ infine utile segnalare alcune tra le pubblicazioni più rilevanti realizzate grazie al progetto Alpstore: Il Libro Bianco europeo Smart Storage and Mobility a uso di tutta la comunità scientifica, delle amministrazioni pubbliche, delle imprese e dei cittadini. Le linee guida Alpstore sui sistemi di accumulo predisposte in due versioni distinte una per i decisori politici e una per i professionisti e le imprese. Il case study del progetto pilota Smart Node, che riporta la descrizione e i risultati di un’applicazione sul campo di un sistema intelligente di gestione dell’energia presso la Pmi valdostana Mavel Srl nel Comune di Pont-saint-martin. Ulteriori informazioni sono disponibili sulla web page www.Alpstore.info  oppure sul sito della Regione www.Regione.vda.it/energia/alpstore  
   
 

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