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Notiziario Marketpress di Venerdì 08 Maggio 2015
 
   
  RILANCIARE PRATO NEL SEGNO DEL TURISMO, ECCO "THAT´S PRATO"

 
   
  Firenze - Prato non è solo distretto tessile (ed aziende cinesi). Prato si rilancia anche con il turismo. Così con il Progetto Prato della Regione, lanciato qualche anno fa per la valorizzazione del territorio e dell´economia pratese, arriva ora "That´s Prato": 25 domeniche e sei itinerari a tema, con visite gratuite, per portare i turisti che soggiornano a Firenze (o gli stessi fiorentini) a conoscere la provincia laniera che non ti aspetti. Un´idea frutto della collaborazione con la Camera di Commercio di Prato e i Comuni del territorio. Sono partite il 3 maggio e le prime dieci tappe, fino al 4 luglio, sono già raccolte in una brochure. Successivamente sarà reso noto il programma per gli altri quindici appuntamenti. Gli itinerari sono stati studiati per raccontare la storia e le diverse storie del territorio. Prato è un luogo ricco anche di botteghe artigiane, mercati tradizionali, produzioni e golosità agroalimentari. Così in ogni itinerario saranno inserite tappe golose e dedicate allo shopping, per far conoscere le tante facce del territorio. Si parte da Firenze e si torna a Firenze, ogni volta. Si viaggia in pullman con accompagnatore. L´appuntamento è alle 9 alla Stazione Santa Maria Novella, dove si farà ritorno la sera alle 19. Il 3 maggio il bus si fermerà anche a Prato, nel piazzale Falcone e Borsellino di fronte al tribunale. La visite, organizzate dall´associazione Farearte, saranno in italiano e inglese. E´ obbligatoria la prenotazione, che può essere effettuata scrivendo a thatsprato@po.Camcom.it oppure telefonando al 328.0021009. Il pranzo è libero, ma per chi fosse interessato saranno indicati bar e ristoranti in convenzione. I primi dieci appuntamenti Il 3 maggio 2015 (e il 7 giugno) l´appuntamento è con "L´arte a tavola nel Rinascimento": il cibo e la pittura, un binomio di grande attualità, visto anche l´Expo. La prima tappa è la villa medicea Ambra di Poggio a Caiano, quella di Lorenzo il Magnifico, lo scorso anno divenuta patrimonio Unesco e che conserva cucine molto speciali. Al pomeriggio si visita il Duomo di Prato e si potranno ammirare i dipinti di Filippo Lippi. Il 10 maggio (e 14 giugno) tocca all´arte contemporanea e l´archeologia industriale. A Prato le fabbriche sono monumenti non solo del lavoro, ma anche di cultura: si visita a Poggio a Caiano il Museo Soffici, tra gli artisti italiani moderni più influenti, quindi il Museo del Tessuto a Prato ospitato nell´ex fabbrica Campolm, la fabbrica Forti che è uno dei pochi esempi di città fabbrica in Italia che ha ospitato fino a 3 mila persone e poi il lanificio Peyron in val di Bisenzio, dove si intrecciavano tappeti che hanno raggiunto anche il Metropolitan di New York. Il 17 maggio (e 21 giugno) il tema è "Quando c´erano gli Etruschi": partendo dal centro di Prato, la gita si allungherà verso le tombe etrusche di Comeana e poi Artimino nel comune di Carmnignano, che è anche un borgo medievale. Sarà visitato il Museo Archeologico e la la bellissima villa medicea, costruita cento anni dopo quella di Poggio a a Caiano. Prima di rientrare a Firenze la sosta d´obbligo sarà a Carmignano per ammirare la "Visitazione" manierista del Pontormo. Carmignano è anche la patria di vino più famoso di Prato e conosciuto anche nel mondo: una tra le più antiche ´doc´ d´Europa grazie ad un bando mediceo del 1716. Il 24 maggio (e 5 luglio) la gita diventa "Il viaggio dei pellegrini": partendo dal Monastero di San Niccolò a Prato, dove venivano educate le signore dell´alta nobiltà fiorentina, imponente e ricco di storia ma anche luogo particolare di devozione, la visita coinvolgerà l´Oratorio dei Bardi a Vernio, dove è nato il melodramma (l´opera intesa in senso moderno) passando per la Badia di San Salvatore a Vaiano, recentemente riaperta al pubblico con una nuova esposizione che racconta la storia del luogo che affonda la sua storia nell´alto Medioevo. Il 31 maggio (e 28 giugno) saranno infine protagoniste ville e castelli. Prato ha ospitato famiglie facoltose e molti nomi illustri dal Rinascimento in poi. Il suo più facoltoso abitante è stato sicuramente Federico Ii di Svevia, che in città ha costruito il Castello dell´Imperatore. La visita partirà da lì per proseguire a Montemurlo alla Rocca e alla tenuta del Marchese Pancrazi, che a Bagnolo produce un vino conosciuto in tutto il mondo. Per saperne di più: Consulta il sito www.Thatsprato.com    
   
 

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