|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Martedì 05 Maggio 2015 |
|
|
  |
|
|
L’UNIVERSO EDITORIALE PIEMONTESE: 812 IMPRESE E UN EXPORT PARI A 122 MILIONI DI EURO NEL 2014 UN PIEMONTESE SU DUE HA LETTO ALMENO UN LIBRO NELL’ULTIMO ANNO, MENTRE IL 9% È UN LETTORE FORTE
|
|
|
 |
|
|
Torino, 5 maggio 2015 - Ieri presso il Circolo dei lettori, Unioncamere Piemonte e Regione Piemonte, in collaborazione con il Salone internazionale del Libro, hanno presentato la pubblicazione “Nerosubianco. Focus su editoria e lettori in Piemonte”. Riproposto oggi a distanza di sei anni dalla prima edizione, il progetto si pone l’obiettivo di tratteggiare il volto del settore dell’editoria e della stampa piemontese, partendo da coloro che i libri li partoriscono, progettandoli e realizzandoli, per arrivare a coloro che i libri li vivono, leggendoli. Due mondi apparentemente lontani, attraversati in realtà da un unico fil rouge che li unisce inesorabilmente: il territorio torinese e piemontese, terreno fertile che ha permesso lo sviluppo di un’importante e radicata realtà industriale editoriale e, al contempo, la presenza di un attento pubblico di lettori. Dopo i saluti di Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte; di Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte; e di Rolando Picchioni, Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura; Sarah Bovini, Responsabile Ufficio Studi e Statistica di Unioncamere Piemonte, ha presentato “L’offerta editoriale in Piemonte”. Eugenio Pintore, Responsabile Settore Biblioteche - Archivi ed Istituti Culturali della Regione Piemonte, ha poi parlato di “Promozione del libro e dell’editoria in Piemonte”; seguito dall’intervento di Walter Martiny, Delegato per il Piemonte dell´Associazione Italiana Editori – Aie, sul tema “Editori in Piemonte tra resistenza e resa”. “La possibilità di disporre di un’analisi approfondita sul sistema editoriale piemontese risulta particolarmente preziosa - ha sottolineato Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte - in un momento in cui, a fronte di una trasformazione dei sistemi produttivi tradizionali, anche i modelli dell’impresa culturale vivono l’esigenza di essere ripensati. Numeri e scenari necessari quindi non soltanto per comprendere i fenomeni in atto, ma ancor più per poter tracciare le linee guida su cui impostare le politiche per lo sviluppo futuro del settore. A partire da quelle attraverso cui l’ente regionale assolve alla propria funzione di promozione della lettura, dei libri e della produzione editoriale: la Regione Piemonte è storicamente in prima linea nel sostegno all’editoria locale e questa Giunta, nel bilancio attualmente in discussione, intende mantenere inalterato l’impegno economico destinato al comparto”. “La pubblicazione che presentiamo oggi nasce con l’obiettivo di indagare i fenomeni economici della produzione editoriale piemontese e l’offerta regionale nel campo dell’imprenditoria, oltre che di tracciare il profilo del lettore piemontese - ha commentato Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere Piemonte -. Considerando la dinamicità del settore editoriale, che si attesta su oltre duemilatrecento imprese a livello regionale e ha registrato un export nel 2014 di circa 122 milioni di euro di prodotti editoriali, e vista l’importanza che queste aziende rappresentano per il tessuto economico e culturale della nostra regione, abbiamo reputato fondamentale sviluppare la conoscenza di questo mondo, con l’obiettivo di confermarne l’utilità per i vari policy maker pubblici e privati. Non ultimi, tra questi, proprio le case editrici, i lettori e il variegato mondo dei mestieri del libro”. Focus Sull’editoria E La Stampa Piemontese Le imprese Secondo il Registro imprese delle Camere di commercio, a fine 2014 in Italia operano 13.785 imprese dell’editoria e 21.895 della stampa. Il Piemonte si colloca, per entrambi i comparti, in sesta posizione nella graduatoria nazionale per numero di imprese registrate. A livello regionale, il settore dell’editoria conta 812 imprese e quello della stampa 1.535. Entrambe le realtà hanno manifestato un calo nell’ultimo quinquennio, in linea con quanto avvenuto anche al sistema imprenditoriale piemontese nel suo complesso, frutto della dura crisi economica che ha investito il nostro Paese. Scendendo nel dettaglio provinciale, emerge come le imprese editoriali manifestino una notevole concentrazione nel capoluogo regionale, che assorbe il 65% delle aziende del settore dell’editoria e il 58% delle imprese della stampa piemontesi. In seconda posizione si colloca Cuneo, rispettivamente con il 10% e il 13% delle realtà imprenditoriali dei comparti dell’editoria e della stampa regionali, seguita da Alessandria e Novara. Le altre province giocano un ruolo più marginale. L’interscambio di prodotti editoriali con l’estero L’interscambio regionale con l’estero nel settore dell’editoria ha generato nel 2014 un giro d’affari di 122 milioni di euro sul lato delle esportazioni, pari allo 0,3% dell’export totale del Piemonte, e di 28 milioni sul versante dell’import. Il comparto, che comprende l’edizione di libri, periodici e prodotti di altre attività editoriali, può vantare quindi un saldo con l’estero ampiamente positivo, pari a quasi 95 milioni di euro. Va sottolineato, tuttavia, come sia le vendite sia gli acquisti del comparto che varcano i confini nazionali abbiano registrato, nel 2014, una contrazione significativa rispetto all’anno precedente (-7,3% per l’export, -7,4% per l’import), trend in controtendenza rispetto a quello manifestato dal commercio estero piemontese nel suo complesso. L’unione europea rappresenta la principale area di riferimento dell’editoria regionale, assorbendo l’82% delle esportazioni piemontesi del settore e generando il 75% delle importazioni. La vicina Francia dimostra il maggior interesse per le opere di produzione piemontese, convogliando la metà delle esportazioni regionali; seguono il Regno Unito (10,2%), la Germania (5,7%) e la Spagna (4,9%). Tra i primi dieci Paesi ci sono anche mercati extra-Ue come Svizzera, Marocco, Turchia e Stati Uniti. Sul fronte delle importazioni di prodotti editoriali troviamo al primo posto il Regno Unito con il 40% delle importazioni, seguito dalla Germania (12,0%) e dalla Francia (11,4%) Curiosa è la presenza al quarto posto della Cina (10,8%), seguita da Stati Uniti (4,4%) e Russia (3,4%). Focus Sui Lettori Piemontesi Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, nel 2014 poco meno di un piemontese su due ha letto almeno un libro nel tempo libero, per motivi non prettamente scolastici o professionali. Rispetto al 2013, la quota dei lettori di libri nella nostra regione si è incrementata, passando dal 47,6% al 49,2%, in controtendenza rispetto a quanto avvenuto a livello nazionale. In Italia, infatti, nel 2014 il 41,4% della popolazione di 6 ani o più ha dichiarato di aver letto almeno un libro nell’ultimo anno, quota in diminuzione rispetto al 43,0% registrato nel 2013. I “lettori forti”, ossia le persone che leggono in media almeno un libro al mese, rappresentano il 9%, mentre un piemontese su cinque dichiara di aver letto non più di tre libri all’anno. Per quanto riguarda, infine, il mercato digitale, si evidenzia come, sebbene si tratti di una realtà in crescita, coinvolga ancora una parte ridotta della popolazione. Nel 2014, infatti, un piemontese su dieci ha letto o scaricato on line libri o e-book, mentre il 6% ha ordinato o comprato libri o e-book su internet. |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|