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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 06 Maggio 2015 |
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TERREMOTO FRIULI: SERRACCHIANI, RIPARTIRE DA QUEI VALORI
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Udine, 6 maggio 2015 - Il patrimonio di valori della ricostruzione - lo slancio, la caparbietà, la capacità d´intervento e l´etica - sono l´attuale tesoro a cui attingere in periodi di crisi e ripartenza. Lo sottolinea la presidente della Regione Debora Serracchiani alla vigilia del 39mo anniversario del tragico terremoto del 6 maggio del 1976. Sono principi, questi, che secondo la presidente della Regione "vanno ritrovati e gelosamente conservati, perché sono la base necessaria ed importante per confrontarsi con la crisi, per ricominciare da capo e diventare più forti di prima". Serracchiani, che recentemente ha incontrato a Venzone i primi cittadini dei 137 Comuni terremotati, ha ribadito che un anniversario serve anche a "traghettare le storie e il vissuto di allora alle nuove generazioni, che fortunatamente non hanno un´esperienza diretta di quei tragici fatti di distruzione e di morte". A quasi un anno dal quarantennale del terremoto che sconvolse il Friuli - quel 6 maggio 1976 una scossa di 6,4 gradi Richter si accanì sulle province di Udine e Pordenone, causando quasi 1.000 morti, 2.600 feriti, distruggendo 18.000 edifici, colpendo quasi 300 fabbriche - la Regione ha però il dovere non solo di ricordare quei fatti e di commemorare chi non c´è più, ma anche di far riemergere il ´modello Friuli´, quell´esperienza straordinaria di un´opera di ricostruzione sociale ed economica che si è fondata sulla determinazione di una comunità, sull´etica di una classe dirigente, sulla collaborazione sapiente tra le istituzioni, tra il Governo centrale, la Regione e gli enti locali del territorio. "Alla chiamata del dolore si mosse il Paese e risposero i popoli amici e quelli più lontani, e ammirevolmente corale fu la risposta della regione intera, che diede più forte significato alla parola solidarietà. Con lo stesso spirito rinnoviamo il patto che ci rende uniti e pronti a superare le avversità, come anche a confermare in noi stessi l´orgoglio per i traguardi raggiunti", afferma Serracchiani. |
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