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Notiziario Marketpress di Mercoledì 06 Maggio 2015
 
   
  PARLAMENTO EUROPEO: IL PRESIDENTE SCHULZ INCONTRA LA MINORANZA IRACHENA

 
   
  Strasburgo, 6 maggio 2015 - Il conflitto e la crisi umanitaria in Iraq è stato oggetto di un incontro tra il presidente Schulz e i rappresentanti yazidi presso il Pe a Strasburgo il 29 aprile. In seguito al suo incontro con la deputata irachena Vian Dakhil e una delegazione delle vittime dello Stato Islamico, il presidente ha dichiarato: "Sosteniamo la loro causa e la lotta implacabile contro l´impunità". Il governo iracheno stima che circa 1,8 milioni di persone sono state sfollate nel paese tra gennaio e settembre 2014. La violenza contro le minoranze come gli yazidi è aumentata drammaticamente in zone dell´Iraq che sono cadute sotto il controllo dell´Isis. Il 29 aprile la deputata Vian Dakhil, unica deputata curda yazidi del Parlamento iracheno, ha incontrato il presidente Martin Schulz e richiedendo al più presto "un´assistenza umanitaria per i 420.000 yazidi rifugiati nella regione del Kurdistan". La rappresentante degli yazidi, la cui religione comprende elementi di diverse fedi, ha detto: "Cerchiamo aiuto per liberare i 5.000 yazidi: donne, uomini anziani e bambini che sono stati rapiti dall´Isis. Dobbiamo anche fornire assistenza psicologica alle ragazze che sono riuscite a scappare dall´Isis dopo lo stupro e la riduzione in schiavitù". Il presidente Schulz ha anche incontrato Dilyar Saeed, una ragazza di 22 anni proveniente dal monte Sinjar che è stata prigioniera dell´Isis per oltre due mesi. Ha descritto le atrocità dell´uccisione di 1.700 abitanti da parte dell´Isis nel 2014 e richiede il riconoscimento dell´Ue di "un genocidio perpetrato contro gli Yazidi". Il presidente Schulz ha anche incontrato Aisha Taha Othman, un donna di 89 anni che ha perso tre figli nella lotta contro l´Isis. "È importante ottenere le armi necessarie e l´aiuto medico dell´Ue per i combattenti peshmerga gravemente feriti". Il figlio superstite Khorsheed Mawlud ha evidenziato la necessità di contrastare la minaccia rappresentata dall´Isis: "A nome del popolo curdo siamo qui per chiedere che l´Europa ci fornisca armi più sofisticate per difendere la nostra dignità e la nostra terra". Ha anche sottolineato che "una forza barbarica senza alcun rispetto per i diritti umani ha commesso gravi atrocità contro yazidi curdi e contro i cristiani". All´inizio di maggio è stato riferito che diverse centinaia di prigionieri yazidi sono stati uccisi dai militanti dell´Isis. A seguito della riunione della scorsa settimana il presidente Schulz ha ribadito che la libertà di religione non è negoziabile. Egli ha anche sottolineato l´importanza di documentare testimonianze.  
   
 

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