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Notiziario Marketpress di Giovedì 07 Maggio 2015
 
   
  TOSCANA: DIRITTO ALLA PACE PER UN PIANETA SOSTENIBILE, CINQUECENTO RAGAZZI CON LE LORO PROPOSTE

 
   
  Firenze 7 maggio 2015 - Dodici scuole, oltre venti classi e circa cinquecento studenti si sono dati appuntamento ieri a Firenze per dire la loro ed avanzare anche qualche proposta concreta sulla sostenibilità del pianeta e il diritto alla pace. Scuole medie, come la Bartolena di Livorno, ma per lo più scuole superiori: studenti di alberghieri, licei artistici e scientifici, istituti tecnici ed altro ancora giunti da Massa, Empoli, Poppi in provincia di Arezzo, Rosignano, Firenze, Piombino, Santa Fiora sull´Amiata, Volterra, San Giovanni Valdarno, Pontedera e Prato. Tutti insieme a Firenze, da metà mattina fino alle quattro e mezzo del pomeriggio, per avanzare proposte a volte semplici, come il fare raccolta differenziata a scuola che pare, nonostante tutto, una pratica non troppo diffusa, e proposte e progetti più ambiziosi, come ridurre lo spreco di cibo non solo a tavola ma durante tutta la filiera di lavorazione. Quello di oggi stato l´evento conclusivo di una serie di laboratori e percorsi educativi che hanno coinvolto le scuole da gennaio ad aprile, appendice dell´appuntamento annuale con il "Meeting dei diritti umani" organizzato a dicembre dalla Regione con giovani da tutta la Toscana. Due progetti distinti, uno sul clima e l´altro sui diritti, organizzato il primo in partenariato con l´associazione Oikos con il contributo del Ministero degli Esteri ed il secondo dalla Regione, come capofila, e finanziato dall´Unione europea. Ad ascoltare i quasi cinquecento giovani toscani intervenuti a Firenze c´erano amministratori pubblici ma anche rappresentanti di Banca Etica, World Fair Trade international, Oxfam, Cospe, Libertà e Giustizia e Comunità delle Piagge, associazioni dunque impegnate sul fronte della cooperazione ma anche nel sociale. Infatti oltre che di sostenibilità ambientale e del mondo, agricoltura e clima, diseguaglianze e povertà, si è parlato anche di costi della politica, rispetto degli altri, solidarietà, istruzione, immigrazione e legalità. Un confronto sulle proposte ma anche su quanto le istituzioni e le associazioni già stanno facendo. E così, tra le idee, c´è chi propone di diversificare le produzioni e incentivare le filiere corte (che però non possono riguardare tutto), c´è chi dice di legalizzare la cannabis perché a quel punto il farne uso diventerebbe molto meno trasgressivo e forse si fumerebbe anche meno. C´è chi, come il Datini di Prato, ha organizzato un percorso su nepotismo e meritocrazia assieme agli studenti, più anziani, del carcere circondariale della città, perché mandare avanti i più meritevoli aiuterà a ridurre le diseguaglianze sociali e ottimizzare le filiere, e c´è chi ha provato a ragionare sul rapporto tra produzione di cibo nel mondo e riconoscimento di pari diritti ai lavoratori.  
   
 

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