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Notiziario Marketpress di Mercoledì 13 Maggio 2015
 
   
  POSTE, LOMBARDIA: PRONTI AD APRIRE CONFRONTO CON AZIENDA

 
   
  Milano, 13 maggio 2015 - Regione Lombardia è pronta ad aprire il confronto con Poste Italiane per discutere le modifiche al piano dell´azienda, che prevede, per la Lombardia, la chiusura di 61 uffici e l´apertura a giorni alterni (razionalizzazione) di altri 121. Si è infatti concluso il lavoro di raccolta dei dati e delle informazioni, necessario per la proposta di revisione. E´ quanto ha chiarito il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava, durante i lavori del Tavolo regionale - istituito ad hoc e previsto da una risoluzione del Consiglio regionale del 3 marzo scorso -, che si è riunito a Palazzo Pirelli. Tavolo Ha Concluso Lavoro Importante - "Con la riunione di oggi - ha riferito Nava - il Tavolo ha concluso un importante lavoro e ha validato il documento con la raccolta completa dei dati che sottoporremo nei prossimi giorni a Poste Italiane". Il Tavolo ha visto la partecipazione dei rappresentanti di Comuni e Province, attraverso le delegazioni individuate dalle loro associazioni (Anci Lombardia e Upl). "Grazie a questi dati - ha aggiunto Nava - abbiamo un materiale preciso e dettagliato per poter aprire il confronto con Poste Italiane in maniera concreta e rapida. Concorderemo a brevissimo un incontro in cui presenteremo il nostro documento e chiederemo all´azienda di contribuire con le sue informazioni per avere un quadro dettagliato e concordare le scelte". Sistema Lombardo Unito - "Il sistema Lombardia - ha aggiunto Nava - si presenta unito di fronte a Poste Italiane. Chiederemo che i tagli previsti dall´azienda a livello nazionale vadano a incidere in alcuni territori, soprattutto nel Sud Italia, che hanno numeri diversi dai nostri e che anche in passato sono stati trattati diversamente da noi. La Lombardia ha una specificità e delle caratteristiche che vanno riconosciute e tutelate. Non si possono fare tagli orizzontali". I Dati Raccolti - La raccolta dei dati - cui ha contribuito anche Anci - si è basata sui criteri stabiliti nelle precedenti riunioni del Tavolo. Per le chiusure: presenza o assenza di sportelli bancari nello stesso Comune; distanza rispetto a un altro ufficio postale; presenza o assenza e frequenza delle linee di trasporto pubblico locale; Comuni recentemente oggetto di fusione. Per quanto riguarda le razionalizzazioni (ossia le aperture a giorni alterni): elenco dei Comuni turistici; situazioni particolari come giornate di mercato; concomitanza o meno delle chiusure nei Comuni limitrofi.  
   
 

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