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Notiziario Marketpress di Lunedì 18 Maggio 2015
 
   
  EXPOINCITTÀ: OLTRE 5 MILA MILA PERSONE ALLA FABBRICA DEL VAPORE PER “IT FESTIVAL 2015” LA RASSEGNA DEL TEATRO INDIPENDENTE

 
   
  Milano, 18 maggio 2015 – Un lungo week end dedicato al teatro indipendente che ha portato alla Fabbrica del Vapore oltre 5 mila persone, tra cui tantissimi giovani, decretando il successo della terze edizione It - Independent Theatre Festival, innovativa e vivace rassegna di teatro indipendente metropolitano che, da venerdì 15 a oggi, ha occupato, con ben nove spazi performativi, la suggestiva cornice di questo luogo, cuore pulsante della creatività giovanile, laboratorio di esperienze per lo sviluppo di nuovi linguaggi. Qui si sono ritrovati oltre 500 tra artisti e compagnie della scena underground milanese uniti in una maratona teatrale vitale e gioiosa, un evento dove performance, arte, musica, occasioni di scambio e dibattito si sono incontrati in un ambiente informale e unico. “Il successo di questo Festival, in grado di attrarre molti giovani, dimostra che Milano è sempre di più la capitale permanente dello spettacolo dal vivo – ha detto Filippo Del Corno, assessore alla Cultura – Il festival è un appuntamento essenziale del palinsesto di Expoincittà, in un luogo di innovazione come la Fabbrica del Vapore. L’innovazione è il tratto distintivo di questo grande laboratorio per la crescita del teatro indipendente, connotato da un clima festoso positivo e partecipato con incroci tra diverse esperienze e con i giovani come protagonisti. Una grande festa della diversità dei linguaggi teatrali in grado di creare una nuova dimensione del fare teatro fortemente radicata al territorio”. La nuova edizione di It segna un ulteriore passo di crescita di un progetto importante per Milano che è anche il ventaglio di proposte nate intorno al festival sul territorio. Ideato e organizzato dall’Associazione It – più di cento soci - e realizzato con la partecipazione del Comune di Milano, il festival, nato dalle stesse compagnie, è stata non soltanto una vetrina per quelle realtà liquide e inafferrabili, siano esse artisti o spettatori, ma, a maggior ragione nell’anno di Expo e dei numerosi appuntamenti internazionali, ha ribadito la sua funzione di luogo di incontro e scambio di esperienze, di crescita, ricerca e consapevolezza. Una festa collettiva che è diventata anche una ricognizione delle realtà milanesi che operano sul territorio per vivere il teatro fuori dal malessere del sistema culturale contemporaneo e farlo percepire come evento “cool” per tutta la cittadinanza, avvicinando nuovo pubblico al teatro e accompagnandolo alla scoperta di una rete sotterranea altrimenti invisibile. A essere proposti al pubblico nei tre giorni di rassegna (preceduti da due giorni riservati agli “addetti ai lavori”) sono stati frammenti di spettacolo di venti o quaranta minuti suddivisi nella sezioni “studi”, work in progress guidati da un Mentor scelto dalla stessa compagnia e sperimentati all’interno del progetto Open It, una residenza artistica diffusa in numerosi spazi pubblici cittadini nei mesi precedenti al Festival, e “spettacoli”, estratti da lavori di repertorio. Il pubblico ha assistito alla maratona dalle ore 19 alle ore 23.30 ed è stato accompagnato alla fruizione degli spettacoli attraverso un sistema di hashtag, ovvero individuando le parole chiave più gradite - #prosa, #visual, #teatrodanza – o scegliendo gli spettacoli in lingua straniera #internazionale. Non soltanto It Festival Tanti i momenti di approfondimento con artisti e critici organizzati da It Festival: open space di riflessione, confronto e progettazione è Talk It (ogni giorno alle ore 11) in cui operatori e spettatori sono stati invitati a discutere e a confrontarsi sull’esperienza di It, rintracciando gli ingredienti e gli ingranaggi del panorama teatrale attuale in modo originale e creativo. Venerdì 15 il festival ha incontrato i teatri cittadini in una logica di scambio di esperienze mentre sabato 16 l’attenzione è stata puntata su rapporto tra arte e potere all’indomani della riforma dei teatri (può l’arte rimanere libera ma essere uno strumento di crescita economica per il paese?) Tre temi di discussione si sono sviluppati in contemporanea nella giornata di oggi: un’indagine su tecniche di sopravvivenza e di diffusione della drammaturgia ai tempi della crisi, un focus sul teatro sociale e un tavolo di discussione e di confronto sul ruolo della comunicazione nella definizione dell’identità di progetti culturali e di intrattenimento. Non poteva mancare anche quest’anno It Young, la sezione del Festival dedicata ai più piccoli, con spettacoli, laboratori e giochi, concorsi e animazioni per creare un rapporto attivo tra i bambini, gli spettatori di domani, e il linguaggio teatrale, coinvolgendo le famiglie e le istituzioni scolastiche. Dalle ore 11 alle 19, sabato e domenica si sono susseguiti giochi, concorsi, laboratori e animazione con gli artisti di It, il pranzo con “A tavola con zia Celiachia”, quiz sulle intolleranza alimentari (ore 13) spettacoli per bambini (sabato dalle ore 16 alle ore 18 con a seguire Stormo Young, performance collettiva per i ragazzi delle scuole medie (11/14 anni) a cura di Effetto Larsen; domenica alle 15 Storia di un topolino, performance collettiva con i bambini iscritti al laboratorio (dai 5 ai 10 anni) a cura degli artisti di It Young, sul piazzale della Fabbrica del Vapore e di seguito spettacoli). Insomma difficile non trovare il proprio spazio all’interno del festival, nato alla Fabbrica del Vapore - in partnership con Fdv Lab - proprio con l’obiettivo di puntare all’inclusione nella sua totalità, al coinvolgimento attivo sia degli artisti che degli spettatori, di ogni età e gusto artistico, prendendo spunto dal festival berlinese 360°, a cui il format è ispirato. Coinvolti nel festival oltre cinquecento artisti tra cui Annalisa Asha Esposito, Teatro Ma, Chronos 3, Eco di Fondo, La Confraternita del Chianti, Casanova&scuderi, Pianoinbilico, Scimmie Nude, Compagnia Oyes, Ilinx Teatro, Lab121, Mascherenere, Nina’s Drag Queens, Teatro dell’Albero e tantissime piccole compagnie, piene d’entusiasmo, che attendono solo di essere scoperte. Numerosi anche gli artisti di fama internazionale che hanno affiancato il lavoro delle compagnie, facendo loro da Mentor, tra questi Franca Valeri per le Nina’s Drag Queens, Donati/olesen per i Karakorum Teatro, Ricci/forte per Bezoart, e ancora Marco Martinelli, Roberto Latini, Serena Senigaglia, Ferdinando Bruni, Arianna Scommegna, Gabriele Vacis, Renato Gabrielli, Gigi Gherzi, Tindaro Granata, Roberto Rustioni, Lino Musella, Thomas Emmenegger. Il festival It, vincitore del premio Hystrio 2014, “per la capacità organizzativa e la concretezza autarchica di chi è uscito dal coro dei lamenti, rimboccandosi le maniche” e finalista del Premio Rete Critica 2014 nella categoria “innovazione organizzativa”, si propone come obbiettivo primario proprio il sostegno della produzione teatrale indipendente e la sensibilizzazione del nuovo pubblico al teatro e al suo consumo consapevole.  
   
 

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