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Notiziario Marketpress di
Lunedì 16 Aprile 2007 |
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PENNABILLI, IL MUSEO DIFFUSOE I "LUOGHI DELL´ANIMA" DEL POETA TONINO GUERRA
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Milano, 16 aprile 2007 - Pennabilli (provincia di Pesaro e Urbino) è una città medievale, in area marchigiana (regione storica del Montefeltro, nota per le possenti rocche di San Leo, Sassocorvaro e Sant´agata Feltria) ma al confine con Romagna (Rimini è a 45 km. ) e Toscana (Sansepolcro è a 48 km. ). Nacque nel 1350 dalla fusione di due preesistenti castelli: "Penna", che fu culla del leggendario casato dei Malatesta (lo stesso di quel Paolo che con Francesca continua a vivere nei versi della Commedia), fu chiamato così perché costruito su di un appuntito sperone roccioso; "Billi" prese il nome di una comunità etrusca, devota al dio del fuoco Bel, o forse stanziata in un luogo aereo, bil. Il tempo, che si è portato via i due castelli, ha lasciato alla città un centro storico molto suggestivo e pregevoli opere d´arte quali l´affresco miracoloso della Madonna delle Grazie (prima metà Xv sec. ), conservato nell´omonimo santuario, e la Pieve romanica di San Pietro (Xii sec. ) a Ponte Messa. A fare da sfondo, il verde e rigoglioso anfiteatro del monte Carpegna e del Fumaiolo, e il largo e sassoso letto del fiume Marecchia cantato anche da Ezra Pound. L’importante portavoce della valle del "piccolo mare" (dal latino "Marecula") è da alcuni decenni Tonino Guerra, sceneggiatore dei più grandi film di Fellini, Antonioni, Rosi, i Taviani, Anghelopulos e Tarkovskij che, stabilitosi a Pennabilli nel 1989, ha ridato vita non solo al paese ma a tutto il comprensorio, con un vincente connubio tra poesia e territorio. Così, fanno compagnia al visitatore che si incammini nel borgo, gli alberelli dai pomi dolci e succosi assaporati dei nostri nonni ed oggi non più coltivati se non da collezionisti, ospitati in un loro giardino-museo l´Orto dei frutti dimenticati, i sei orologi solari dipinti sugli edifici della Strada delle meridiane, che ci ricordano i diversi modi utilizzati in passato per misurare il tempo; le misteriose presenze scultoree che popolano un prato cinto dalle mura di una casa diroccata il Santuario dei pensieri. L’angelo coi baffi "il più sguarnito museo del mondo" è quello dedicato all´angelo coi Baffi del pittore Luigi Poiaghi olio su tela: un solo quadro presente nella chiesetta dei caduti è ispirato ad una poesia di Tonino Guerra, nata con l’intento di invitare a nutrire i propri desideri. E ancora, allontanandosi di pochi chilometri, a Bascio è sorto Il Giardino pietrificato con "tappeti" di ceramica sistemati sull´erba alla base di una torre millenaria; a Sant´agata Feltria gorgoglia la Fontana della lentezza; mentre un belvedere dal quale affacciarsi sulla valle, ricordando con un pensiero Federico Fellini e Giulietta Masina (il Campo dei nomi), è stato realizzato tra i ruderi del vicino castello di Petrella Guidi. Tutte queste opere vengono significate e racchiuse nel nome: “Il museo dell’anima, museo diffuso, all’aria aperta” . |
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