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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Maggio 2015
 
   
  REGGIO EMILIA - PRESENTATO IL RAPPORTO SULLA COESIONE SOCIALE

 
   
  Reggio Emilia, 20 maggio 2015 - "Fuga da Reggio Emilia?". E´ sicuramente questo il titolo più provocatorio tra i tanti contenuti nel Rapporto sulla coesione sociale a Reggio Emilia realizzato dall´Osservatorio Economia, Coesione sociale e Legalità della Camera di Commercio. La spiegazione è nelle parole del sociologo Gino Mazzoli, che ha curato la raccolta dei dati e le analisi contenute nel ponderoso studio. "Abbiamo un export invidiabile, un capitale sociale molto consistente, eppure - dice Mazzoli - la "fuga dei cervelli", le rimesse degli immigrati in calo verticale, i "quasi poveri" (14.000) raddoppiati in tre anni, i 70.000 lavoratori vulnerabili (34.000 disoccupati e 35.800 fruitori di ammortizzatori sociali) l´esplosione degli sfratti (passati dai 543 del 2001 ai 2.800 del 2013) e il 50% di pensionati poveri (il 54% è sotto la soglia dei 750 euro al mese) inducono a pensare che la nostra provincia, oltre a perdere attrattiva, stia producendo fenomeni di ritiro e di fuga". Pochi anni fa, ricorda Mazzoli, parlavamo di una provincia ancora forte, ma più vulnerabile, e progressivamente questi fenomeni di fragilità si sono trasformati in povertà, tanto che oggi - dice Mazzoli - "ci si può chiedere se la povertà stia diventando una fuga". Ma la risposta la offre lo stesso rapporto camerale: "Per ora - sottolinea il noto sociologo reggiano - niente di allarmante, ma al contempo il fenomeno non sembra facilmente reversibile". Quello che il Rapporto sulla coesione sociale presenta è un territorio che soffre demograficamente (-1.000 abitanti nel 2014, e solo 133 bambini in più in un decennio), per la situazione delle famiglie (70.000 quelle composte da una sola persona e un reddito tornato ai livelli del 2004), per l´aumento dei giovani che non studiano nè lavorano (il 15,4% dei reggiani tra i 15 e i 24 anni), per un´economia che guadagna posizioni nella classifica della competitività (5° posto in Italia) e delle esportazioni (quasi 9 miliardi nel 2014), ma che tra il 208 e il 2014 ha visto un aumento dei disoccupati pari a 18.400 unità. Dati tra i quali, dice Mazzoli, spicca la "fuga dei cervelli reggiani all´estero", con 2.609 persone che in sei anni hanno assunto la residenza all´estero, salendo però a 10.500 se si considerano anche coloro che si sono trasferiti in cerca di lavoro senza cambiare residenza. E dal fronte dei servizi sociali non arrivano notizie migliori. Per ogni 100 anziani sopra i 75 anni, nella provincia vi sono 13 badanti e 1,2 posti in centro diurno, e le famiglie trovano sempre più in difficoltà nell´accesso al pubblico, come attesta il consistente calo dell´utenza dei centri diurni e degli asili nido. Una situazione complessiva, quella rivelata dal Rapporto sulla coesione sociale, a fronte della quale, e pur senza allarme, "oggi occorre - afferma il presidente della Cdc, Stefano Landi - un´azione congiunta di intensità inedita da parte delle forze politiche e sociali, degli operatori economici e delle istituzioni"  
   
 

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