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Notiziario Marketpress di Mercoledì 20 Maggio 2015
 
   
  AGENDA "LEGIFERARE MEGLIO": DOMANDE E RISPOSTE

 
   
  Strasburgo, 20 maggio 2015 - Legiferare meglio significa legiferare meno? L´approccio della Commissione per legiferare meglio non si basa su obiettivi quantitativi. Lo scopo è ottenere risultati in una serie di priorità politiche "indispensabili" in cui l´Ue può apportare un chiaro valore aggiunto, nel pieno rispetto dei principi di sussidiarietà e di proporzionalità. La Commissione sarà meno ambiziosa nei suoi obiettivi politici? L´agenda per legiferare meglio non cambia nessuno degli obiettivi politici fissati dalla Commissione. La Commissione cerca solo di trovare il modo migliore per conseguire gli obiettivi ambiziosi che ci siamo prefissi. Vogliamo che le nostre norme siano facili da capire e da attuare proprio per poter raggiungere i nostri obiettivi politici. Che cos´è il nuovo comitato per il controllo normativo? Come annunciato in dicembre, la Commissione sta trasformando il suo comitato per la valutazione d´impatto in un comitato indipendente per il controllo normativo. Nella sua forma attuale, il comitato è in funzione dal 2006. Al pari del vecchio, il ruolo del nuovo comitato consisterà nel garantire la qualità degli elementi e dell´analisi tecnica su cui si basa il processo decisionale politico, senza compromettere l´indipendenza di quest´ultimo. A tal fine, il comitato controlla la qualità delle valutazioni d´impatto e delle principali valutazioni, concentrandosi sulla loro metodologia in relazione agli orientamenti e alle migliori prassi. Non valuta le proposte politiche o legislative. Il nuovo comitato avrà un presidente e sei membri. Questi ultimi saranno selezionati in maniera trasparente e, per la prima volta, tre di essi non saranno funzionari dell´Ue onde garantire le migliori competenze possibili per valutare la metodologia basata sulle migliori prassi di valutazione ex ante e ex post delle ripercussioni sociali, ambientali o economiche. Tutti i membri del comitato saranno selezionati mediante procedure di selezione rigorose e obiettive, sulla base delle loro competenze. Un meccanismo di analisi indipendente della qualità delle valutazioni d´impatto e delle valutazioni è una migliore prassi internazionale ampiamente diffusa (cfr. Raccomandazione Ocse del 2012 sulla politica di regolamentazione e sulla governance). La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a condividere l´impegno a migliorare le valutazioni d´impatto. In un progetto di accordo interistituzionale, la Commissione propone che il Parlamento europeo e il Consiglio analizzino il modo in cui le modifiche sostanziali delle proposte legislative della Commissione incidono sull´attuazione della legislazione negli Stati membri e sugli oneri per chi deve applicarla. Cosa prevede l´accordo interistituzionale? Il progetto di accordo interistituzionale per legiferare meglio integra gli accordi esistenti tra le tre istituzioni sui metodi di lavoro comuni. La proposta espone una visione del modo in cui la Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio collaboreranno per applicare le migliori prassi nell´adozione di tutta la legislazione dell´Ue. Presenta i metodi di lavoro per i singoli fascicoli legislativi, nonché un impegno condiviso per una migliore pianificazione annuale e pluriennale e un sostegno politico al programma di controllo dell´adeguatezza e dell´efficacia della regolamentazione (Refit). Che cos´ è il gruppo di esperti proposto nel progetto di accordo interistituzionale? Legiferare meglio dovrebbe tradursi in una legislazione che sia comprensibile e chiara, che definisca diritti e obblighi facilmente comprensibili per le parti in questione, non comporti costi sproporzionati e sia di facile attuazione pratica. Questi obiettivi rischiano di essere compromessi quando una proposta viene modificata significativamente nel corso del processo legislativo. Per evitare tale rischio, può essere necessaria un´analisi tecnica indipendente di emendamenti specifici. Di conseguenza, la Commissione propone che ogni istituzione possa chiedere che venga effettuata un´analisi ad opera di un gruppo di esperti ad hoc, composto di tre esperti, ognuno scelto da un´istituzione, che agiscono in piena indipendenza dall´istituzione che li ha nominati (data la natura tecnica dell´incarico). Tale analisi dovrebbe essere effettuata e resa pubblica entro un termine ragionevole e tenere conto degli eventuali lavori di valutazione di impatto esistenti (riguardanti la proposta della Commissione o gli emendamenti significativi dei colegislatori). Questo gruppo di esperti non ha alcun rapporto con il comitato per il controllo normativo della Commissione né con la piattaforma Refit. Che cos´è il programma Refit? Come affermato dal primo Vicepresidente Timmermans, l´Ue non deve automaticamente cercare la soluzione a qualsiasi problema nell´adozione di nuovi atti legislativi, ma deve anche vagliare se il corpus giuridico esistente sia idoneo allo scopo e modificarlo laddove necessario. La volontà politica di rivedere la legislazione dell´Ue vigente e migliorarla ove necessario deve essere condivisa da tutte e tre le istituzioni dell´Ue. Il programma Refit è stato istituito dalla Commissione nel 2012 per rendere la legislazione dell´Ue più semplice e ridurre i costi della regolamentazione, contribuendo a creare un quadro normativo chiaro, stabile e prevedibile a sostegno della crescita e dell´occupazione. Sulla base di questo lavoro, la Commissione intende rafforzare il programma Refit in modo da ottenere risultati migliori e più concreti. Refit sarà più: - mirato — concentrandosi sulle fonti più serie di inefficenze e di oneri inutili; - quantitativo — ogni proposta Refit sarà corredata di stime dei potenziali vantaggi e risparmi; dopo l´adozione della legislazione sarà pubblicato un aggiornamento delle stime; la Commissione collaborerà con gli Stati membri e le parti interessate per verificare se questo potenziale si traduce in effetti reali sul terreno; - inclusivo — le nuova piattaforma Refit sarà una fonte inestimabile di suggerimenti per migliorare la legislazione dell´Ue; - incorporato nel processo decisionale politico — Refit avrà un ruolo di rilievo in ogni programma di lavoro annuale e nel dialogo politico della Commissione con le altre istituzioni dell´Ue prima e dopo l´adozione del programma di lavoro. Che cos´è la nuova piattaforma Refit? La Commissione sta creando un nuovo meccanismo inclusivo delle parti interessate: la piattaforma Refit. Tale piattaforma riunirà esperti di alto livello del mondo delle imprese, della società civile, delle parti sociali, del Comitato economico e sociale europeo e del Comitato delle regioni, nonché rappresentanti di ciascuno dei 28 Stati membri. Raccoglierà suggerimenti per ridurre gli oneri normativi e proporre idee concrete. La Commissione risponderà a tutti i suggerimenti e spiegherà sistematicamente in quale modo intende darvi seguito. I membri della piattaforma saranno selezionati su vasta scala, in rappresentanza di settori, interessi e regioni in Europa, e avranno un´esperienza diretta dell´applicazione della legislazione dell´Ue. Le nomine saranno effettuate dal primo Vicepresidente, a seguito di un invito pubblico a manifestare interesse. La piattaforma sarà pienamente trasparente, con un apposito sito web in cui saranno pubblicati tutti i suggerimenti, le osservazioni e i contributi dei membri e delle parti esterne, i verbali di riunione e le osservazioni della Commissione e delle autorità degli Stati membri per quanto riguarda il follow-up. In che modo l´agenda aumenterà la trasparenza? La Commissione moltiplicherà le consultazioni delle parti interessate durante l´intero ciclo legislativo. In passato, la consultazione delle parti interessate avveniva ad intervalli prestabiliti. Il nuovo approccio aumenterà la trasparenza e la possibilità di fornire feedback in varie fasi della procedura legislativa. Oltre a una migliore consultazione delle parti interessate durante le fasi di preparazione e valutazione delle proposte della Commissione, ora sarà possibile sollecitare feedback anche sulle tabelle di marcia, sulle valutazioni d´impatto iniziali e sui progetti di atti delegati e di atti di esecuzione. Inoltre, la possibilità di fornire feedback sarà estesa e riguarderà anche le proposte dopo l´adozione da parte del collegio dei commissari; dopo la trasmissione delle proposte al Parlamento europeo e al Consiglio ci sarà un periodo di otto settimane durante il quale potranno essere presentate osservazioni che la Commissione raccoglierà, riassumerà e trasmetterà ai colegislatori affinché ne tengano conto nella loro attività legislativa. La Commissione sta inoltre rinnovando il suo impegno ad ascoltare le opinioni delle parti interessate tramite uno strumento online denominato "Dateci una mano - dite la vostra". Anche questo strumento, disponibile sul sito web della Commissione "Legiferare meglio", permetterà a chiunque di esprimere in qualsiasi momento il proprio parere sulla legislazione o sulle nuove iniziative dell´Ue. Il portale fornisce un nuovo strumento interattivo per il processo decisionale consultivo. La Commissione risponderà a tutte le osservazioni. Che cosa cambierà in relazione agli atti di esecuzione e agli atti delegati? Per la prima volta, i progetti di testi di atti delegati — misure che modificano o integrano elementi non essenziali della legislazione dell´Ue — saranno accessibili al pubblico per quattro settimane sul sito web della Commissione. Ciò in parallelo all´attuale consultazione degli esperti degli Stati membri. Lo stesso avverrà per gli atti di esecuzione importanti (che stabiliscono le misure dettagliate o specifiche per l´attuazione di disposizioni di diritto primario). In tal modo le osservazioni delle parti interessate potranno essere comunicate agli esperti degli Stati membri in seno al comitato competente, affinché ne tengano conto al momento dell´adozione della loro posizione. La Commissione pubblicherà sul suo sito web un elenco indicativo degli atti di questo tipo in fase di preparazione, in modo che le parti interessate possano organizzarsi in anticipo. La nuova agenda rallenterà i lavori della Commissione? Il miglioramento della legislazione va ad integrare un processo decisionale politico efficace. È importante che tutti gli atti legislativi siano preparati e valutati accuratamente: l´agenda "Legiferare meglio" non rallenta in nulla le attività della Commissione né impedisce che le decisioni politiche siano prese rapidamente ove necessario. La nuova agenda conferisce più poteri alla Commissione? Tutte le misure presentate oggi rispettano pienamente gli imperativi dei colegislatori in sede di Parlamento europeo e di Consiglio. Questi poteri sono chiaramente definiti nei trattati e la Commissione non intende modificarli. Specificamente sulla questione delle valutazioni d´impatto degli emendamenti sostanziali introdotti dai colegislatori, la Commissione non vuole ridurre la dimensione politica del Parlamento europeo o del Consiglio: si limita a chiedere loro di prendere in considerazione l´impatto dei grandi emendamenti che propongono. La Commissione è pronta a sostenere l´attività di valutazione d´impatto svolta dalle altre istituzioni, che conservano la piena autonomia nel decidere come organizzare il proprio lavoro. Quale sarà l´impatto sulle parti sociali? Quando le parti sociali concludono un accordo tra loro, possono chiedere alla Commissione di presentare una proposta di decisione del Consiglio per introdurre l´accordo nel diritto dell´Unione. La Commissione deve decidere se accettare o respingere l´accordo, ma non può modificarlo. Come tutte le decisioni della Commissione, questa decisione si baserà su una valutazione d´impatto proporzionata se è probabile che l´accordo abbia un impatto significativo. Tuttavia, dato il ruolo e l´autonomia delle parti sociali, si applicheranno modalità specifiche. Rispetto a quali obiettivi si misurerà il successo dell´agenda? La Commissione ritiene che fissare obiettivi quantitativi non sia il modo migliore per conseguire risultati in materia di riduzione degli oneri. Riteniamo che, anziché trattare questioni arbitrariamente perché abbiamo un obiettivo numerico da raggiungere, sia meglio ascoltare gli esempi specifici e i suggerimenti che ci vengono presentati e garantire che vengano affrontati con urgenza e in modo efficiente ogniqualvolta sia possibile, senza compromettere gli obiettivi politici fondamentali. Quali sono le prossime tappe? La Commissione si appresta ad avviare i negoziati con il Parlamento europeo e il Consiglio sulla proposta di accordo interistituzionale, con l´obiettivo di portarli a termine entro la fine del 2015. Entro la fine di giugno inizieremo la ricerca dei membri esterni del comitato per il controllo normativo e della piattaforma Refit. L´aggiornamento delle attuali piattaforme online e la creazione di nuovi siti web saranno ultimati entro la fine del 2015.  
   
 

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