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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2015
 
   
  BONIFICHE DI AREE INDUSTRIALI IN ALTO ADIGE, 30 ANNI DI STORIA IN UN LIBRO

 
   
   Bolzano, 21 maggio 2015 - "Il suolo è una risorsa limitata, abbiamo il dovere di preservarlo e proteggerlo, e in Alto Adige è stato fatto tutto il possibile". Con queste parole lŽassessore allŽambiente Richard Theiner ha introdotto la presentazione di un libro che ripercorre le opere di bonifica delle aree industriali, per le quali sono stati investiti oltre 100 milioni di euro. LŽautore del libro è lŽingegner Renato Palaia, ex direttore dellŽUfficio provinciale infrastrutture, ruolo che gli ha consentito di coordinare le bonifiche delle aree industriali di Bolzano Sud e di Merano-sinigo. Alla presentazione del volume pubblicato dallŽAgenzia provinciale per lŽambiente, svoltasi presso il padiglione Alumix di Bolzano, era presente anche il direttore dellŽUfficio provinciale gestione rifiuti, Giulio Angelucci. "LŽobiettivo di questa pubblicazione - ha sottolineato Angelucci - è quello di presentare la tematica in maniera chiara e semplice, rivolgendosi non solo agli esperti del settore, ma anche ai normali cittadini. Le bonifiche concluse in quegli anni sono spesso poco conosciute, ma sono in realtà di enorme importanza per il nostro territorio". Gli interventi descritti nel libro riguardano le aree industriali Aluminia 1, 2 e 3 (Alumix) e lŽex area dellŽazienda "Magnesio" che in futuro ospiterà il Parco tecnologico (ex Alcoa 1), ma non solo. Trova ampio spazio, infatti, anche la bonifica della discarica di Castelfirmiano: aperta agli inizi degli anni Ž50 per ospitare i rifiuti provenienti dalla sponda orografica sinistra del fiume Isarco, la discarica è stata poi utilizzata anche come deposito per i materiali di scarto delle produzioni industrali, e dal 1982 lŽAgenzia per lŽambiente ha avviato le opere di bonifica e di messa in sicurezza. Per quanto riguarda Merano, invece, vengono raccontate la bonifiche della zona produttiva di Sinigo, della Memc e della discarica della Valsura. "Grazie alle bonifiche degli ex insediamenti industriali - ha aggiunto lŽassessore Theiner - è stato possibile riconvertire i terreni in nuove aree adatte ad ospitare imprese e aziende. Gli interventi effettuati sui singoli areali industriali, inoltre, hanno fatto sì che la presenza di sostanze inquinanti allŽinterno delle risorse idriche venisse drasticamente abbattuta a partire dal 1985, e che la qualità dellŽacqua migliorasse in maniera sensibile". In totale gli interventi di bonifica sono costati in questi anni 102 milioni di euro, 10 dei quali solo per lŽarea del nuovo termovalorizzatore. "Si tratta del prezzo da pagare per non lasciare ai nostri figli un territorio compromesso dal punto di vista ambientale", ha sottolineato Giulio Angelucci. Nel suo intervento, invece, Renato Palaia ha tracciato un excursus dellŽindustrializzazione altoatesina, nata a cavallo delle due guerre mondiali. "AllŽepoca era consuetudine interrare scarti, olii e rifiuti di ogni genere nelle zone immediatamente adiacenti alle fabbriche - ha spiegato Palaia - e lŽattività industriale, combinata con la scarsa consapevolezza ambientale, fece sì che i terreni venissero seriamente compromesi da metalli pesanti". Quando le grandi industrie come Magnesio e Alumix, tra gli anni Ž70 e gli anni Ž90, furono costrette a chiudere i battenti a causa della insostenibile concorrenza delle fabbriche straniere, la Giunta provinciale decise di acquistare tutti i terreni e trasformarli in zone di insediamento produttivo di interesse provinciale. Il nuovo proprietario delle aree, ovvero la Provincia di Bolzano, si fece dunque carico delle complesse opere di bonifica.  
   
 

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