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Notiziario Marketpress di Giovedì 21 Maggio 2015
 
   
  PARTENARIATO ORIENTALE UE: DATI EUROSTAT IN VISTA DEL SUMMIT DI RIGA 2015 EUROSTAT HA PUBBLICATO O ALCUNI DATI STATISTICI RELATIVI AL PARTENARIATO ORIENTALE, UNŽINIZIATIVA NATA NEL 2009 CHE SANCISCE LE RELAZIONI POLITICO-ECONOMICHE TRA UE E PAESI QUALI LŽUCRAINA, LŽARMENIA, LŽAZERBAIJAN, LA REPUBBLICA DI MOLDOVA E LA BIELORUSSIA.

 
   
  Bruxelles, 21 maggio 2015 - La ricerca di Eurostat si concentra principalmente su alcuni dati di carattere demografico e territoriale e sul valore degli scambi di merci tra lŽUe e i paesi partner. Le esportazioni dellŽUe nei paesi partner hanno raggiunto un valore di affari di 41,3 miliardi di euro nel 2013 per scendere a livelli più bassi nel 2014 con un valore di 33,1 mld di euro. Stesso iter per le importazioni che, dopo il 2009, hanno conosciuto un picco pari a 36,7 mld di euro nel 2011 e un successivo decremento di circa 32,4 mld di euro nel 2014. Gli Stati membri con il maggior volume di scambi commerciali con i paesi del partenariato sono Germania, Italia e Polonia. La Germania si piazza al primo posto riguardo lŽexport, con un volume di affari pari a 7 mld di euro (21% del totale) seguita da Polonia con 5,2 mld di euro (16%) e Italia, le cui esportazioni sono pari a 2,8 mld di euro (8%). LŽitalia risulta invece prima nelle importazioni dai paesi del partenariato orientale con un valore commerciale pari a 8,2 mld di euro pari al 25% di tutte le importazioni dellŽUe dai Paesi del partenariato. In cosa consiste il partenariato orientale? Il partenariato orientale è unŽiniziativa congiunta tra lŽUe e alcuni Paesi dellŽEuropa dellŽEst: Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina. Lanciato nel 2009 al summit Ue di Praga (il 4°summit si terrà a Riga il 21 e il 22 maggio 2015), il partenariato ha cercato di avvicinare Europa occidentale e orientale. Esso è nato per supportare il processo di riforme nei paesi del partenariato a beneficio dei loro cittadini. La partnership si basa su precisi principi di diritto internazionale e su determinati valori fondamentali tra cui democrazia, stato di diritto, rispetto per i diritti umani nonché economia di mercato, sviluppo sostenibile e buon governo. LŽue, nellŽaccordo di partenariato ha differenziato lŽapproccio con i Paesi partner. I rapporti con Georgia, Repubblica di Moldova e Ucraina hanno raggiunto un livello già soddisfacente tramite lŽaccordo di associazione che include una zona di libero scambio globale e approfondito (firmato nel 2014). Con gli altri Paesi del partenariato quali lŽAzerbaijan, lŽArmenia e la Bielorussia lŽUe sta cercando di avviare degli accordi di natura più approfondita. Quali sono le aree di intervento della partnership? Queste le aree principali di intervento del partenariato orientale: - Stato di diritto: affinché i Paesi partner possano avvicinarsi a modelli di gestione fondati sullŽeliminazione della corruzione, la riforma della pubblica amministrazione e unŽautorità giudiziaria indipendente con il fine ultimo di raggiungere una stabilità politica; - Promozione della mobilità dei cittadini tra Paesi partner e Ue: un passo avanti è già stato fatto nella Repubblica di Moldova attraverso una liberalizzazione del regime dei visti. Stesso processo è stato avviato con Georgia e Ucraina mentre devono essere mossi ancora i primi passi con la Bielorussia; - Opportunità di commercio: queste sono già a buon punto soprattutto con Georgia, Ucraina e Repubblica di Moldova come già menzionato sopra; - Cooperazione sulle infrastrutture energetiche: di fondamentale importanza non soltanto per i Paesi orientali ma soprattutto in termini di approvvigionamento energetico per lŽUe. - Cooperazione finanziaria: lŽEni (lo strumento europeo di vicinato) che ha sostituito lŽEnpi (strumento europeo di vicinato e partenariato) è al momento la maggiore fonte di finanziamento non soltanto della politica europea di vicinato ma anche del partenariato orientale. Dal 2009 esso ha erogato circa 3,2 mld di euro a favore dei Paesi del partenariato orientale. LŽucraina è al momento il maggior beneficiario. Come funziona in pratica? Il partenariato prevede: - due riunioni annuali dei capi di Stato e di Governo dei 28 Paesi Ue e dei Paesi partner; - una riunione annuale dei ministri degli affari esteri che analizza lo status di avanzamento dei lavori e detta le linee guida politiche; - i lavori vengono svolti attraverso 4 piattaforme tematiche (democrazia, buon governo e stabilità; integrazione economica e convergenza con le politiche dellŽUe; sicurezza energetica e trasporti; contatti con i cittadini) supportati da diversi panel di esperti, da 4 iniziative faro e da progetti. I lavori delle piattaforme prevedono due sessioni lŽanno, e i contenuti sono poi discussi alle riunioni dei ministri degli affari esteri; -occasionalmente i lavori delle piattaforme possono essere discussi durante riunioni ministeriali di settori specifici. Il partenariato orientale così come il partenariato Euro-mediterraneo sono progetti che completano la più ambiziosa politica di vicinato con la quale sŽintende la relazione privilegiata instaurata dallŽUe ha con i Paesi vicini ad est e a sud dei suoi confini.  
   
 

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