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Notiziario Marketpress di Lunedì 25 Maggio 2015
 
   
  FIRENZE, A PALAZZO STROZZI, CONFERENZA DI FABIO ISMAN I PREDATORI DELL´ARTE PERDUTA

 
   
  Firenze, 25 maggio 2015 - La conferenza che si svolgerà Martedì 26 Maggio 2015 Ore 18.00 è parte di un ciclo di incontri ideato per approfondire i temi della mostra di Palazzo Strozzi Potere e pathos. Bronzi del mondo ellenistico. Dal 1970, in Italia, secondo i calcoli dell’Università di Princeton sono stati scavate illegalmente almeno un milione e mezzo di antichità, avviate clandestinamente sul mercato internazionale. Una cinquantina di musei stranieri possiedono ancora reperti italiani estratti di frodo, e qualcuno li ha in parte restituiti. Anche il Getty. Però, ad esempio, non il bronzo dell’Atleta vittorioso, attribuito a Lisippo, che infatti è in catalogo ma non in mostra a Firenze. Ne racconteremo l’intrigante storia, con quella di altri pezzi esposti, di chi li ha venduti e commerciati. E vedremo qualche gustoso dettaglio (ma anche alcuni davvero raccapriccianti) della Grande Razzia: la maggiore d’arte in un Paese occidentale dai tempi di Napoleone, di cui l’Italia è stata, purtroppo, il massimo rifornitore. Le poche opere restituite sono il “ritorno” più ingente mai accaduto, dopo quello dell’arte rubata dai nazisti. E le antichità estratte così, diventano “mute”: ridotte a soprammobili; non ci metteranno più in contatto con il passato, di cui pure sono portatrici; cancellano le preziose informazioni che uno scavo normale ci avrebbe invece regalato. Perciò, lo scavo clandestino è un assassinio della storia. Fabio Isman: nato a Monza da famiglia triestina, vive a Roma; per 40 anni a Il Messaggero, ha lavorato al Piccolo e al Gazzettino. In Italia e all’estero, ha seguito le guerre “dei sei giorni” (1967) e in Libano (1982); la morte di Mitterrand e l’elezione di Chirac; l’omicidio di Rabin; i viaggi di Pertini, Cossiga e Scalfaro, la nomina di otto Governi e due Papi; i processi di Piazza Fontana, lo scandalo Lockheed, le Fosse Ardeatine, “Mani pulite”. Dal 1980 si dedica soprattutto ai Beni culturali. Ha firmato 36 libri, anche sui restauri e la tutela. Scrive sul Giornale dell’Arte, The Art Newspaper, Art e dossier, Bell’italia. Da Skira ha pubblicato I Predatori dell’arte perduta, il saccheggio dell’archeologia in Italia (2009), l’unico studio sulla Grande Razzia e lo scavo clandestino, dal 1970, di un milione e mezzo di reperti nel Paese, spesso finiti in grandi musei.  
   
 

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