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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Maggio 2015
 
   
  TRENTO: LA FORMAZIONE DEI DIRIGENTI PUBBLICI PER TRAINARE IL CAMBIAMENTO DI TUTTA LA SOCIETÀ

 
   
  Trento, 26 maggio 2015 - "Siamo dentro il tempo in cui dobbiamo essere capaci di definire le priorità, ma per farlo abbiamo bisogno di una classe dirigente che si metta più in empatia con il cambiamento che i cittadini ci richiedono." Il governatore del Trentino ha riassunto così l´obiettivo del triplice seminario per manager pubblici che si è svolto in Sala Depero, nel palazzo sede della Provincia autonoma di Trento. Un obiettivo nel quale ricorre spesso la parola "sfida", a sottolineare le difficoltà e i vincoli che l´attuale contesto oppone alla necessità di cambiamento che investe anche le Amministrazioni pubbliche. Una sfida che parte dalla ridotta disponibilità di risorse e che "obbliga i decisori politici in primis a dire anche dei no" e al tempo stesso i dirigenti pubblici ad "aiutare i politici" a gestire il rapporto con una società esigente. Il seminario - il primo di tre appuntamenti che, dopo le giornate  dedicate ad indagare il rapporto tra "Istituzioni, norme e risultato", si rinnoveranno a settembre e ad ottobre - ha riempito la Sala Depero di oltre 170 alti funzionari e dirigenti di diverse amministrazioni, non solo locali, e proprio al carattere trasversale dell´iniziativa - nata anche grazie alla sinergia tra Trentino School of Management e Scuola Nazionale dell´Amministrazione - hanno fatto riferimento, aprendo i lavori, sia il direttore generale della Provincia Paolo Nicoletti sia Giovanni Tria, presidente della Sna. Sul tavolo dei relatori il giurista che in molti anni ha rappresentato un sicuro punto di riferimento, il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese. "Leggi e norme primarie nel nostro ordinamento - questo il concetto da cui è partito Cassese per la sua lezione magistrale - vincolano troppo e male, e principalmente vincolano ad un processo e non a un prodotto, cosicché le norme sono poste davanti al risultato". "Mi piace immaginare che la classe dirigente pubblica di questo Paese - ha detto poi il presidente della Provincia - sappia cogliere anche la sfida del merito e della valorizzazione di chi si impegna in una prospettiva di grande cambiamento". Rossi ha terminato il proprio intervento di saluto ricordando la riforma della dirigenza pubblica promossa dal governo provinciale: "Una riforma che cerca di stimolare la nostra classe dirigente, della quale siamo oggi molto soddisfatti ma che deve sapere ragionare in una logica di maggiore propensione al merito e di lavoro in rete". "Momento formativi come questo - ha concluso il governatore - vogliono essere utili a valorizzare il capitale umano: vogliamo garantire ai nostri dirigenti un´occasione di crescita per essere tutti più capaci di affrontare le sfide che ci stanno davanti". Formare la dirigenza pubblica, riconoscendone l´importante funzione innovatrice e il ruolo di mediazione, significa anche mettere un territorio nelle condizioni migliori per competere. Perchè - si è chiesto Giovanni Tria - in alcuni Paesi la produttività è più alta che in altri? "Le differenze dipendono dalle infrastrutture sociali, ovvero dalle istituzioni e dalle politiche pubbliche che sono capaci di invogliare gli individui ad accumulare competenze, e le infrastrutture sociali trentine sono valse a determinare differenze nella crescita tra questo ed altri territori". Al seminario sono intervenuti come relatori anche Luciano Hinna, professore di Economia delle aziende pubbliche all´Università Tor Vergata di Roma e presidente del Consiglio italiano per le Scienze sociali; Ermanno Granelli, presidente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti della Liguria; Gianfranco Cerea, professore di Economia pubblica all´Università di Trento e presidente di Cassa del Trentino, e il professor Antonio Schizzerotto, direttore dell´Istituto per la ricerca valutativa sulle politiche pubbliche.  
   
 

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