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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2015
 
   
  MEDIA E POLITICA: DISCORSI, CULTURE, PRATICHE UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO, 27-28 MAGGIO 2015

 
   
  Milano, 27 maggio 2015 - Più di sessanta relatori, cinque keynote speakers, diciotto panel, una tavola rotonda e quindici paesi rappresentati, tra cui Russia, Cina, India, Turchia e Iran. Sono i numeri di “Media e politica: discorsi, culture e pratiche”, il convegno internazionale che si terrà al Polo di Mediazione Interculturale e Comunicazione di Sesto San Giovanni domani, mercoledì 27 maggio e giovedì 28 maggio 2015. Big Data, Twitter, ambiente, smart cities, soft power, Charlie Hebdo - le parole chiave della nostra contemporaneità, perfino della nostra stretta attualità, saranno al centro del convegno, promosso anche grazie al patrocinio dell’Istituto Confucio e del Master in Giornalismo dell’Università degli Studi di Milano. Organizzato dal Dipartimento di Scienze della Mediazione linguistica e di Studi interculturali e dal Centro di ricerca sull´Asia contemporanea (Carc) dell’Università degli Studi di Milano e caratterizzato da un approccio marcatamente interculturale e interdisciplinare, il convegno punta a fornire un’occasione per riflettere sulle sfaccettature della relazione tra mezzi di informazione (stampa, televisione e internet) e politica, attraverso contributi che ne affronteranno l’aspetto discorsivo, culturale o della pratica professionale in contesti mediatici diversi come quelli di Asia, America, Europa e mondo arabo. Un rapporto inevitabile, quello tra mezzi di informazione e arte di governare: sui media si promuovono e discutono le policies, si rappresentano il potere e le ideologie, e l’influenza dei media sull’opinione pubblica può avere una profonda rilevanza in termini politici. A loro volta, i media sono oggetto di scelte politiche che ne possono determinare l’indirizzo editoriale. In due giornate di intenso dibattito si parlerà così dell’opinione pubblica in Cina e delle elezioni greche e indiane viste dai blog, della comunicazione istituzionale post-Fukushima in Giappone e del ruolo dei media in Pakistan e Nigeria, della rappresentazione dell’Unione europea a Cipro e dei graffiti come media alternativi al Cairo. Si discuterà della comunicazione politica condotta a colpi di statistiche, nuovi media e selfie, ma anche del ruolo dei portavoce di governo a Pechino e del discorso sull’austerity di David Cameron. E si rifletterà sulla pratica professionale di chi i media li fa: dall’accento emozionale nella scrittura giornalistica, all’utilizzo dei social locali come fonti di notizie e contatti per documentarsi, e scrivere, di paesi e culture straniere. Keynote speakers: Geert Jacobs, Dipartimento di Linguistica, Università di Ghent, Belgio; Jiang Fei, Istituto di giornalismo e comunicazione, Accademia cinese per le Scienze Sociali, Cina; Eric Sangar, Dipartimento di Studi europei e internazionali, King´s College London, Regno Unito; Wu Jing Scuola di giornalismo e comunicazione, Università di Pechino, Cina; Fu Jing, China Daily Eu, Bruxelles. L’ingresso è libero. Il convegno è inoltre accreditato tra i corsi di aggiornamento professionale per giornalisti iscritti all’Odg (iscrizione tramite la piattaforma Sigef). Facebook: https://www.Facebook.com/mediap0litics  
Twitter: @Media_p0litics
 
   
 

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