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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2015
 
   
  PROVINCIA DI POTENZA: DISSESTO INDOTTO E SERVIZI ANNULLATI

 
   
  Potenza, 27 maggio 2015 - “Approvato il rendiconto della Gestione per l’esercizio finanziario 2014 e conseguiti gli obiettivi fissati dal Piano di rientro approvato dalla Corte dei Conti a Febbraio 2014, nonostante un prelievo forzoso di oltre 6 milioni di Euro imposto dallo Stato sulle Entrate proprie dell’Ente. Lo dichiara il Presidente della Provincia di Potenza, all’indomani della seduta consiliare”. “Un Piano di Riequilibrio pluriennale rispettato solo grazie al trasferimento finanziario compensativo della Regione Basilicata per un importo più o meno corrispondente al prelievo forzoso imposto dal Governo. Potrebbe essere – prosegue – l’ultimo atto di Bilancio rispettoso dei principi di equilibrio e degli impegni assunti, prima di un inevitabile dissesto finanziario indotto dall’ulteriore prelievo di circa 11 milioni di Euro determinato per l’anno 2015 dalla Legge di Stabilità, oltre che dai ritardi e dalle contraddizioni emerse nel trasferimento delle funzioni non fondamentali, ancora tutte a carico delle Province. La Sezione Autonomie della Corte dei Conti – continua il Presidente – in una puntuale ed impietosa relazione approvata lo scorso 30 Aprile ed inviata a tutto il Parlamento e per conoscenza al Governo, ha dimostrato l’insostenibilità dei tagli e dei prelievi finanziari imposti dallo Stato sulle Entrate delle Province nonché “ il graduale e pressoché diffuso deterioramento della finanza Provinciale, tale da incidere negativamente sulla tenuta degli equilibri anche futuri, di bilancio”. Insostenibilità che, in concreto, si traduce nella incapacità per gli Enti di assolvere ai loro compiti fondamentali, innanzitutto la gestione delle scuole e delle strade e per alcuni il pagamento degli stipendi al personale. Basta finzioni riformatrici e dissimulazioni comunicative, i cittadini continuano a pagare le stesse tasse alle Province ma i proventi vengono prelevati in larga parte dallo Stato per altro impiego, non è in discussione il mantenimento in vita di una Istituzione, le Province possono essere cancellate e superate immediatamente purchè il Governo e le Regioni decidano in maniera chiara e coerente chi fa cosa e con quali soldi. Il tempo inesorabilmente scorre – conclude – la candela si sta consumando e le incertezze per dipendenti e servizi essenziali stanno per tramutarsi in un disastro che, benché annunciato, può essere ancora evitato”.  
   
 

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