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Notiziario Marketpress di Mercoledì 27 Maggio 2015
 
   
  STRAGE GEORGOFILI: LAVORARE NELLE SCUOLE PER SCONFIGGERE LA MAFIA

 
   
   Firenze 27 maggio 2015 – Un invito a collaborare con la società civile, con le associazioni, ma sopratutto a lavorare nelle scuole per sconfiggere la criminalità, perchè è l´istruzione che taglia l´erba sotto i piedi alla mafia. Questo è l´appello che ha lanciato l´assessore regionale alla presidenza nel corso della cerimonia a Palazzo Strozzi Sacrati di piazza Duomo, sede della presidenza regionale, organizzata in occasione del ventiduesimo anniversario della Strage mafiosa dei Georgofili che a Firenze nella notte tra il 26 e il 27 maggio 1993 costò la vita a 5 persone e il ferimento di altre 48. L´assessore ha esordito ricordando le vittime dell´autobomba di via dei Georgofili e i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino caduti l´anno precedente per mano mafiosa, gli uomini delle scorte uccisi anch´essi e i tanti magistrati che si sono impegnati nella ricerca della verità su quel sanguinoso tentativo di realizzare una strategia del terrore messa in atto per mostrare l´incapacità dello Stato di difendere i propri cittadini. Parole di elogio ha avuto nei confronti dell´Associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili, che di ciò che è accaduto ha sempre tenuta viva la memoria. Ricordando come la Regione abbia creato un suo Centro di documentazione sulla cultura e la legalità democratica e che continua ad essere parte civile nei processi che si stanno celebrando, ha sottolineato la volontà di reagire mostrata all´indomani della strage da Firenze e dai suoi cittadini. A suo giudizio le mafie continuano ad operare e oggi sono presenti anche in Toscana con azioni forse meno cruente ma con un´opera non meno minacciosa, attraverso l´infiltrazione negli appalti o il riciclaggio di denaro con l´acquisizione di strutture ed esercizi. Mantenere viva la memoria e diffondere la cultura della legalità sono i due assi portanti della lotta alla mafia che l´alleanza tra istituzioni e società civile può e deve continuare a condurre.  
   
 

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