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Notiziario Marketpress di Venerdì 29 Maggio 2015
 
   
  DODICI VIOLONCELLI DA BERLINO A LUGANO FESTIVAL

 
   
  La prima sezione di Lugano Festival 2015 si conclude martedì 2 giugno al Palazzo dei Congressi con i Dodici Violoncellisti dei Berliner Philharmoniker, un singolare complesso nato nel 1972 in seno alla celebre orchestra tedesca e divenuto nel tempo ambasciatore culturale della città di Berlino. Vario e godibilissimo il programma, che scorre da Bach ai tanghi di Piazzolla, passando per le romantiche Waldszenen di Schumann e che rende omaggio a Parigi con una serie di pagine firmate da Jean Françaix, Vincent Scotto, Henri Bourtayre e Hubert Giraud. Gran finale all’insegna dell’originalità per la prima parte di Lugano Festival, in attesa della partenza di una nuova edizione del Progetto Martha Argerich. Ospiti al Palazzo dei Congressi saranno i Dodici Violoncellisti dei Berliner Philharmonilker: un complesso a dir poco inconsueto, che vide la luce ben quarantatré anni fa, in occasione di una produzione radiofonica di Hymnus – il celebre brano di Julius Klengel per dodici violoncelli. Da allora il cammino dei Dodici è stato costellato di grandi successi, grazie alla versatilità dei componenti, che hanno scelto di eseguire, certamente, opere di autori contemporanei scritte espressamente per loro, ma anche di avventurarsi nel mare magnum delle trascrizioni, visitando i repertori più diversi. Dal barocco al jazz, dal tango argentino alla chanson francese, i programmi dei loro concerti si segnalano per la piacevole varietà che, unita al sublime virtuosismo di questi eccezionali musicisti, rende ogni loro apparizione un appuntamento imperdibile. Se ne sono accorte anche le più alte autorità federali tedesche, che spesso li hanno voluti con sé nelle visite di Stato, in qualità di ambasciatori della città di Berlino. Tra i compositori viventi che hanno scritto per Die 12 Cellisten der Berliner Philharmoniker spiccano Boris Blacher, Jean Françaix, Iannis Xenakis, Wolfgang Rihm, Brett Dean, Wilhelm Kaise-lindemann, Frangis Ali-sade, Christian Jost, Kaija Saariaho e Tan Dun. Di Françaix, a Lugano sarà presentata Aubade, del 1974, accanto ad altre pagine di autori francesi, ispirate ai mille volti della città di Parigi: Sous les ponts de Paris di Vincent Scotto, Fleur de Paris di Henri Bourtayre (scritta a ridosso della conclusione del secondo conflitto mondiale), Sous le ciel de Paris di Hubert Giraud. Non mancheranno però anche i grandi classici, come il Concerto Brandeburghese n. 6 di Bach, le pianistiche Waldszenen di Schumann e la struggente Pavane di Fauré. Finale intriso di nostalgia e di energia con una serie di tanghi dell’argentino Astor Piazzolla. Appuntamento alle 20.30 al Palazzo dei Congressi di Lugano www.Luganofestival.ch    
   
 

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