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Notiziario Marketpress di Mercoledì 03 Giugno 2015
 
   
  GIUSEPPE VERDI, RICCARDO MUTI E FALSTAFF: L´EMILIA-ROMAGNA DELLA CULTURA PER EXPO 2015

 
   
   Bologna, 3 giugno 2015 - Giuseppe Verdi, Riccardo Muti e il Falstaff al teatro Alighieri per Ravenna Festival: sarà questo appuntamento che annuncia la presenza dell’Emilia-romagna all’Expo di Milano. Si tratta dell’unica opera che il Maestro Muti dirigerà quest’anno in Italia, la punta di diamante dell’offerta culturale che la Regione propone, nel proprio territorio, per il pubblico internazionale della rassegna milanese. Il capolavoro, che chiude l’intera parabola creativa di Verdi, sarà presentato (tre recite al Teatro Alighieri 23, 25 e 26 luglio) nell’allestimento ideato da Cristina Mazzavillani che ambienta l’opera nei luoghi verdiani: la casa natale delle Roncole, il teatro di Busseto, villa Sant’agata con la sua facciata ‘giallo Parma’ ed il suo grande parco. Sul podio, a dirigere l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, ci sarà il suo fondatore Riccardo Muti. L’iniziativa realizzata dal Ravenna Festival, con il sostegno della Regione Emilia-romagna, è stata presentata questa mattina nella sede della Regione dal presidente Stefano Bonaccini e dagli assessori Massimo Mezzetti e Andrea Corsini alla presenza del Maestro Riccardo Muti. Il presidente Stefano Bonaccini ha sottolineato il forte investimento della Regione nel settore culturale (10 milioni in più quest’anno rispetto all’anno passato) e l’intenzione di triplicare le risorse nell’ambito della legislatura, con l’obiettivo di investire nella conoscenza, nei saperi, nelle arti, dalla musica, al teatro e al cinema, fino ad arrivare al turismo culturale, con l’auspicio che questo possa portare alla creazione di nuovi posti di lavoro”. “L’orchestra Cherubini – ha detto - è un’esperienza straordinaria, che riguarda i giovani, e che sarà valorizzata dalla Regione.” “Volevamo dare un segno ad Expo, non solo in merito alle nostre eccellenze in ambito produttivo, ma anche in ambito culturale - ha precisato il Presidente - e questo Falstaff, realizzato da giovani musicisti e diretto dal Maestro Muti, ne è la migliore testimonianza”. Il Presidente, ha ringraziato Muti per “ciò che ha fatto, sta facendo e farà per le nuove generazioni" e ricordando il terremoto che ha colpito l’Emilia il 29 maggio di tre anni fa, ha espresso riconoscenza per il concerto che allora Maestro realizzò a Mirandola, auspicando che possa unirsi alla Regione nella commemorazione per il prossimo anno. Il presidente Bonaccini ha infine consegnato al Maestro Muti una targa di ringraziamento. Il Maestro Muti è rimasto molto colpito dall’aumento degli investimenti in ambito culturale da parte della Regione. “Di fronte a un dibattito culturale al centro di speranze in gran parte disattese - ha detto – questo fa ben sperare per il futuro dei nostri giovani”. Il Maestro ha presentato L’italian Opera Accademy, un’Accademia per insegnare a giovani direttori d’orchestra, collaboratori pianistici e giovani cantanti. Suo obiettivo è quello di “dare ‘nobiltà’ al repertorio italiano operistico, troppo spesso bistrattato nelle varie interpretazioni nel mondo, “mentre è necessario l’ascolto consapevole e il rispetto che meritano”.”In particolare Verdi – ha aggiunto - merita un’esecuzione più fedele nel rispetto delle partiture e del rapporto tra parola e musica”. Dalle Masterclass dell’Accademia, aperte al pubblico, verrà realizzato un programma interamente incetrato su Falstaff. “Un’opera fondamentale e complessa – ha riferito Muti – che presenta tutta la ricchezza di Verdi e l’esperienza di una vita in tutte le sue fasi”. “Questo Falstaff - ha sottolineato l’assessore alla cultura Massimo Mezzetti - giunge a conclusione di un percorso di commemorazioni per i 200 anni verdiani, con l’opera più significativa e anche più giusta per l’occasione, visto che l’allestimento evoca i luoghi della vita di Verdi”. “La scelta dell’Emilia-romagna - ha aggiunto Mezzetti - è quella di coniugare tradizione e cultura viva, attraverso le figure di Giuseppe Verdi e Riccardo Muti – il maggior compositore al mondo e il suo maggiore interprete – nell’ambito di un Festival tra i più significativi a livello italiano”. L’assessore ha inoltre sottolineato che la Regione intende sostenere la Cherubini, che collega tra l’altro in un filo ideale da Piacenza a Ravenna i teatri di tradizione, con risorse in ambito formativo e culturale”. “Il binomio tra turismo e cultura - ha detto l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini – è alla base di un nuovo progetto regionale che qui si esprime attraverso "Via Emilia”, che riunisce offerte turistiche ensate e realizzate appositamente per l’Expo 2015 e che spaziano dalla Riviera romagnola all’Appennino, passando per le città d’arte, unendo la buona tavola, la passione per i motori, l’arte e i monumenti Unesco, la natura, il wellness e il divertimento”. “L’elemento cultura – ha sottolineato l’Assessore - può essere infatti determinante per moltiplicare le presenze del settore turistico, che ha l’obiettivo di superare l’attuale 10% del Pil regionale”. “L’apt – ha concluso l’Assessore - sta quindi valorizzando le città d’arte e grandi eventi, come il Falstaff , costruendo pacchetti turistici che portino i visitatori dell’Expo a conoscere anche l’Emilia-romagna. Le proposte turistiche dal Falstaff all’Expo - Il Falstaff diretto da Riccardo Muti al Ravenna Festival è anche il cuore delle proposte di soggiorno mirate al turismo culturale in regione realizzate da Apt Servizi, con il sostegno dell´Unione di prodotto Città d´Arte, Cultura e Affari, in occasione di Expo 2015. Una quota significativa dei biglietti per le tre recite sono stati infatti riservati in via esclusiva perl’inserimento in pacchetti turistici, all’interno di un percorso verdiano che da Milano, con visite a Busseto e Villanova d’Arda, porterà il pubblico di Expo a Ravenna per assistere all’opera. Ravenna e il Falstaff sono stati scelti come meta anche da numerosi visitatori dell´Expo che hanno scelto di crearsi, con acquisto biglietti on line, un proprio percorso di visita in Italia e in particolare in Emilia-romagna, turisti culturali provenienti tra gli altri da: Stati Uniti, Germania, Francia, Austria, Gran Bretagna, Svizzera, Spagna, Russia, Lettonia, Corea, Giappone. Le vendite sono ancora in corso, con i canali Internet ed al botteghino del Teatro Alighieri. Il Maestro Riccardo Muti e l’Orchestra Cherubini - Riccardo Muti, prestigioso ambasciatore della cultura italiana nel mondo (da 44 anni è ospite fisso al Festival di Salisburgo, direttore musicale della Chicago Symphony Orchestra dopo 19 anni alla Scala, nel corso della sua straordinaria carriera ha diretto e dirige le più importanti orchestre del mondo, dai Wiener ai Berliner Philharmoniker, dalla New York Philharmonic all’Orchestra National de France alla Philharmonia di Londra), incarna quella visione del sapere musicale che da Giuseppe Verdi, passando per Arturo Toscanini e Antonino Votto (che di Muti è stato maestro), si trasmette oggi ai giovani musicisti della Cherubini. Naturale prosecuzione dell’attività didattica di Riccardo Muti, che in questi anni ha più volte manifestato il desiderio di insegnare ai giovani ciò che ha ricevuto dai propri maestri, la Cherubini si presenta e vive come il bacino di raccolta della grande tradizione italiana in campo musicale. Fondata da Muti nel 2004, l’Orchestra ha assunto il nome di uno dei massimi compositori italiani di tutti i tempi attivo in ambito europeo per sottolineare, insieme ad una forte identità nazionale, la propria inclinazione ad una visione europea della musica e della cultura. La Cherubini è formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent’anni e provenienti da ogni regione italiana, selezionati attraverso centinaia di audizioni da una commissione costituita dalle prime parti di prestigiose orchestre europee e presieduta dallo stesso Muti. Secondo uno spirito che imprime all’orchestra la dinamicità di un continuo rinnovamento, i musicisti restano in orchestra per un solo triennio. Un ensemble di formazione quindi nel quale in questi anni si sono avvicendati centinaia di musicisti che oggi siedono tra le fila delle più importanti orchestre di Italia e d’Europa. La Cherubini, che potrà contare su un sostegno della Regione Emilia Romagna finalizzato all’attività formativa, divide la propria sede tra la città di Piacenza e la residenza estiva al Ravenna Festival collegando idealmente i Teatri di Tradizione della regione, dove si esibisce frequentemente. In questi anni sotto la direzione del suo fondatore ha percorso un repertorio che spazia dal barocco al Novecento alternando ai concerti in moltissime città italiane importanti tournée in Europa e nel mondo nel corso delle quali è stata protagonista, tra gli altri, nei teatri di Vienna, Parigi, Mosca, Salisburgo, Colonia, San Pietroburgo, Madrid, Barcellona e Buenos Aires. Nel 2016 è prevista, tra gli altri appuntamenti, una ‘missione’ a Tokio in occasione del 150° Anniversario dell’Amicizia tra Italia e Giappone. Ulteriore estensione dell’impegno con la Cherubini, che mira a mantenere vivo un patrimonio inestimabile d’arte e cultura, è nata ora - sempre per volontà del Maestro Muti - l’Accademia dedicata all’opera italiana che prenderà il via quest’anno durante il Ravenna Festival parallelamente alle prove di Falstaff. Dal 10 al 21 luglio, si svolgerà infatti al Teatro Alighieri di Ravenna la prima masterclass per direttori d’orchestra, maestri collaboratori e cantanti. Un’occasione rara, aperta anche a studenti e appassionati, che offrirà l’opportunità di partecipare all’intero percorso di prove programmate per la realizzazione dell’opera e alle sessioni che Riccardo Muti dedicherà agli allievi effettivi selezionati tra le centinaia di domande pervenute da tutto il mondo. Il progetto dell’Accademia è reso possibile grazie al determinante contributo di un gruppo di mecenati che ne hanno riconosciuto l’indubbio valore formativo  
   
 

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