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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Giugno 2015
 
   
  BOLZANO. “LA SICUREZZA DELL’ASSISTENZA DEI PAZIENTI È RESPONSABILITÀ COMUNE"

 
   
  Bolzano. 8 giugno 2015 - L’assessora provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, sottolinea in una nota la necessità di definire un contratto integrativo provinciale per i medici di famiglia, dopo che lo stesso sindacato dei medici di famiglia Fimmg ha impugnato con successo il contratto collettivo provinciale della categoria. Nella sua nota l´assessora Stocker fa in primo luogo un quadro della complessa storia che ha portato all´attuale situazione: la Fimmg (Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale), uno dei quattro sindacati dei medici di famiglia presenti in Alto Adige, aveva impugnato il contratto collettivo provinciale dei medici di base ed ottenuto, di conseguenza, l´obbligo di applicazione a livello provinciale del contratto collettivo nazionale. Questo contratto nazionale prevede, in alcuni punt,i notevoli riduzioni dei compensi dei medici di medicina generale, soprattutto a causa della riduzione della quota pro-capite per il numero di pazienti che fissa un tetto massimo di 1.500 pazienti, mentre tale tetto massimo in Alto Adige prevede sino a 2.000 pazienti per ogni medico di famiglia. "L´obbligo di applicazione del contratto collettivo nazionale, che prevede alcuni peggioramenti, deve essere quindi attribuito dai medici di medicina generale al loro stesso sindacato Fimmg. Naturalmente la Provincia ha l´obbligo in primo logo di rispettare le sentenze ed in secondo luogo di farsi carico del fatto che sia garantita l´assistenza sanitaria dei pazienti. Per questa ragione era nostra intenzione, attraverso la definizione di un nuovo contratto integrativo di porre rimedio ai possibili aspetti peggiorativi legati alla sentenza, sempre tenendo presente la necessità che tutti insieme, Provincia, Azienda sanitaria e medici di medicina generale, abbiamo degli obblighi nei confronti dei nostri pazienti. Nel nostro sistema di assistenza sanitaria territoriale i medici di medicina generale rappresentano il partner più improntante" sottolinea nella sua nota l´assessora Stocker. Un gruppo di medici altoatesini di medicina generale ha annunciato il 27 maggio scorso all´Azienda sanitaria con una lettera il recesso, a partire dal 1° giugno, dal servizio di reperibilità durante il fine settimana. Motivo di tale presa di posizione: l´insoddisfazione in merito al nuovo contratto integrativo appena sottoscritto dalla Provincia rispetto al contratto collettivo nazionale. "Questa decisione è a mio avviso difficilmente comprensibile. Le quattro organizzazioni sindacali dei medici di medicina generale hanno concordato di apporre la loro firma preliminare alla bozza di contratto raggiunto dopo intense contrattazioni con la delegazione di esperti nominata dalla Provincia. Il percorso normale richiederebbe a questo punto che i rappresentanti sindacali dovrebbero raccogliere il consenso dei loro rispettivi iscritti per la firma definitiva del contratto. D´altro canto la delegazione della Provincia, che prende parte alle trattative, può effettuare tali trattative solamente con i rappresentanti sindacali e non con i singoli medici di base. Partiamo infatti dal presupposto che dall´altra parte del tavolo delle trattative vi siano dei partner a tale scopo legittimati" sottolinea l´assessora Stocker. L´assessora ha ora intenzione di invitare la delegazione della Provincia ed i rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale ad un incontro chiarificatore. Naturalmente vi è anche la disponibilità a colloqui nei quali effettuare chiarimenti diretti con i medici di base, nel caso in cui pervenissero inviti in tal senso. A prescindere dal fatto che la Provincia si è sempre impegnata a favore di un numero più elevato di pazienti, ora ci si deve attenere a quanto prescritto dalla sentenza. Ciò ha come conseguenza che progressivamente il numero dei pazienti deve essere ridotto sino a 1.500, impedendo che vengano accolti nuovi pazienti da parte di coloro che eccedono tale numero. Sopra tutto ciò vi è la necessità di garantire l´assistenza dei pazienti, esigenza di cui naturalmente si deve tener conto in relazione alle necessitá di un territorio.  
   
 

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