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Notiziario Marketpress di Lunedì 08 Giugno 2015
 
   
  REGIONE TOSCANA A GOVERNO: SERVE UN TAVOLO NAZIONALE SUL CEMENTO

 
   
  Greve In Chianti (Fi) 8 giugno 2015 - La crisi del cotto è iniziata tre anni fa assieme a quella della Sacci, la cementeria di Testi, metà nel comune di Greve in Chianti e l´altra metà in quello di San Casciano. E non è successo per caso. Tutte e due sono figlie infatti della crisi dell´edilizia, tra i settori più colpiti dalla difficili congiuntura economica degli ultimi sette anni. Il viaggio tra le industrie del Chianti di stamani dell´assessore Bugli, assieme ai sindacati e ai sindaci della zona, non poteva dunque che concludersi alla Sacci. L´assessore, che ha incontrato prima gli operai (a Testi lavorano in 108) e poi il direttore dello stabilimento, ha di nuovo sollecitato l´azienda a incontrare le istituzioni rispondendo all´invito avanzato mesi fa dal presidente Rossi. Dopo che sembrava prossima una possibile acquisizione del gruppo, il mese scorso l´azienda ha presentato richiesta di concordato fallimentare. Sullo stabilimento sono stati fatti investimenti per 40 milioni prima della crisi, per l´adeguamento produttivo e la riqualificazione ambientale. Il problema è di mercato, con una domanda nazionale dimezzatasi in dieci anni ed ancora di più in Toscana. Tant´è che se nel 2010 lo stabilimento di Testi produceva 650 mila tonnellate di cemento l´anno (e 250 mila a Livorno, ora chiusa), l´anno scorso la produzione è stata di appena 250 mila tonnellate. Con margini di ricavo peraltro più bassi. Per l´assessore Bugli, d´accordo con i sindacati, per trovare una soluzione è necessario che il governo istituisca e convochi al più presto un tavolo nazionale sul settore del cemento.  
   
 

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