Milano, 8 giugno 2015 - "Le parole del presidente Maroni sono ovvie e logiche: se un comune della Lombardia con tutti i tagli che ci sono, accetta e approva l´arrivo di immigrati nel suo territorio mettendo a disposizione risorse vuol dire che a quella Amministrazione avanzano i fondi. E allora per noi è giusto dare i soldi a chi è in maggiore difficoltà". Lo spiega in una dichiarazione l´assessore all´Economia, Crescita e Sempificazione della Regione Lombardia e Coordinatore degli assessori finanziari in Conferenza Regioni, Massimo Garavaglia, riguardo le considerazioni del governatore lombardo di non dare più fondi ai comuni che accettano l´arrivo di altri clandestini. Garavaglia ha tenuto a precisare che questa operazione da parte della Regione "può partire anche subito". Garavaglia ricorda che il Governo centrale deve alla Regione Lombardia 160 milioni di euro che non ha pagato "a fronte di fatture emesse regolarmente dalle nostre aziende ospedaliere per la cura di stranieri temporaneamente presenti: Renzi - ha ribadito l´assessore - inizi a pagare i debiti che lo Stato ha con noi perché il primo inadempiente è proprio lo Stato che addirittura per evitare di pagare questi soldi cerca di mandarli in prescrizione e cioè di far passare dieci anni per non pagare". "Ora - ha concluso Garavaglia - che qualcuno da Roma venga a darci lezioni sulla corretta gestione dei fondi fa piangere non fa nemmeno più ridere".