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Notiziario Marketpress di Martedì 09 Giugno 2015
 
   
  MOBILITA´ GENERAZIONALE: DAL CONFRONTO AL DIALOGO

 
   
  Trento, 9 giugno 2015 - Il conflitto generazionale è una delle possibili conseguenze di un mercato del lavoro dominato da logiche clientelari e poco trasparenti. La collaborazione fra giovani e adulti e il superamento del conflitto sono al centro di alcuni progetti promossi da Valore D per cercare di ridurre le barriere che ostacolano l’inserimento nel mercato del lavoro di giovani, donne e persone disabili. Ne hanno discusso con Maria Latella, Claudia Parzani, Presidente di Valore D, Paolo Braghieri, Ceo di Ge Capital, e Daniele Regolo, presidente di Jobmetoo. Per alcuni cittadini, il mercato del lavoro italiano assomiglia sempre di più a una corsa ad ostacoli. Sono numerose, infatti, le barriere che importanti categorie come i giovani, le donne, le persone con disabilità o gli immigranti, devono superare per accedere al mondo professionale o per progredire al suo interno. Ai problemi specifici che ognuno di questi gruppi deve affrontare, si aggiunge quello trasversale di una “società basata sulla raccomandazione” dove il merito spesso conta di meno che il contatto con la “persona giusta”. Paradossalmente, in questa situazione, le difficoltà che ognuna di queste categorie sperimenta, raramente portano allo sviluppo di forme di solidarietà e di collaborazione. Piuttosto, accade spesso, che si creino forme di competizione al ribasso o di “lotta per la sopravvivenza” che ben si adeguano alle logiche poco trasparenti e non meritocratiche. È di questi temi che si è discusso nell’incontro moderato da Maria Latella, al quale hanno partecipato Claudia Parzani, Presidente di Valore D, Paolo Braghieri, Ceo di Ge Capital, e Daniele Regolo, presidente di Jobmetoo. I partecipanti hanno presentato alcuni progetti che Stanno sperimentando forme concrete per il superamento delle barriere che ostacolano l’ingresso al mercato del lavoro dei giovani e delle persone con disabilità. Un esempio rilevante delle distorsioni create da un mercato del lavoro poco meritocratico è quello del cosiddetto “conflitto generazionale”. Nell’attuale contesto di prolungata crisi economica, dove le risorse e il lavoro sono diminuiti, il conflitto fra giovani e adulti può veicolare il malcontento tanto degli uni come degli altri. Proprio con l’obiettivo di superare la competitività generazionale, Valore C ha proposto il progetto Generazioni. Claudia Parzani spiega come l’intuizione di partenza sia stata quella di “mettere in rapporto le generazioni, e non in competizione”. Il dialogo diventa al contempo un modo per aiutare i giovani a inserirsi nel mercato del lavoro e gli adulti ad aprirsi a nuovi stimoli ed a nuove energie. Il progetto ha creato un programma di mentoring individuale nel quale 120 donne top-manager di grandi aziende italiane e multinazionali hanno seguito altrettanti studenti in un percorso di inserimento nel mercato del lavoro. Il secondo progetto, illustrato da Daniele Regolo, si rivolge alle persone con disabilità. L’iniziativa ha creato un’agenzia specializzata per l’attività di ricerca e selezione online di persone con disabilità e appartenenti a categorie protette. Jobmetoo ha l’obiettivo di mettere in contatto aziende e potenziali lavoratori, per favorire uno spazio d’incontro in cui si possa spostare lo sguardo dalle difficoltà alla valorizzazione delle competenze e dell’impegno personale.  
   
 

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