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Notiziario Marketpress di
Mercoledì 10 Giugno 2015 |
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PROFUGHI IN PIEMONTE: UN PIANO REGIONALE PER LA GESTIONE DELL´ACCOGLIENZA. TRASFORMIAMO L´EMERGENZA IN UN´ACCOGLIENZA STRUTTURALE
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Torino, 10 giugno 2015 - " La Regione ha ben presente quelle che sono le responsabilità che si deve assumere chi è impegnato a governare ed è per questo che, seppur nella consapevolezza di non poterci far carico dei compiti degli altri territori regionali, diciamo "no" a logiche di buonismo stucchevole, ma "sì" agli sforzi che ci viene chiesto di sostenere " - così Monica Cerutti, assessora all´Immigrazione del Piemonte , ha chiuso il lungo dibattito sul tema dell´accoglienza dei profughi che si è tenuto questa mattina in Consiglio regionale. " Il nostro obiettivo è quello di realizzare un Piano regionale che preveda l´individuazione di una o due strutture (Hub) che fungano per la primissima accoglienza dei profughi destinati al nostro territorio e che siano strettamente collegate con la rete regionale di accoglienza. È necessario superare il doppio binario tra Centri di accoglienza straordinaria (Cas) gestiti dalle prefetture e accoglienza ordinaria (Sprar) della quale si occupano i Comuni. In questa fase è necessaria la massima trasparenza ed è per questo che abbiamo dato comunicazione dei dati di distribuzione dei profughi sui territori provinciali e inoltre abbiamo chiesto alle Prefetture l´elenco dei soggetti che gestiscono l´accoglienza " - ha continuato Monica Cerutti, assessora regionale all´Immigrazione . L´assessora ha poi concluso dicendo : " Per noi è importante che chi opera in questo ambito lavori per una vera inclusione e in questa ottica la formazione degli operatori è fondamentale, questi non devono occuparsi solo di distribuire coperte o cibo. Un´accoglienza sostenibile è possibile. I dati ci raccontano una realtà che non è quella tracciata da chi vuole strumentalizzare l´argomento oppure dai media: l´anno scorso in Italia arrivarono 178.000 profughi mentre quest´anno a oggi sono 40.000, non ci troviamo dunque di fronte a un´invasione seppur non sottovalutiamo la difficoltà di garantire loro una sistemazione accettabile diffusa sul nostro territorio. Secondo i dati presentati la scorsa settimana a Expo dalla Caritas i migranti producono l´8.8% del prodotto interno lordo italiano, di questo dato non dobbiamo dimenticarci. Se tutti i 1.206 Comuni piemontesi si facessero carico, secondo le proprie possibilità, di una quota di profughi daremmo una risposta responsabile a ciò che sta diventando un´emergenza e in realtà dovrebbe essere un sistema di accoglienza strutturale ". |
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