Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Giugno 2015
 
   
  EREDITA’, DISUGUAGLIANZA, MOBILITA’

 
   
   Trento, 10 giugno 2015 - Graziella Bertocchi, docente di economia politica presso l’università di Modena e Reggio Emilia, ha questa mattina introdotto un’altra tematica particolarmente interessante per il mondo dei giovani e più in generale da cui noi tutti non possiamo prescindere per cercare di spiegare le radici di quelle problematiche così attuali che la crisi odierna ha riacutizzato e riportato a considerare come temi di forte attualità e che ritroviamo nei concetti di disuguaglianza sociale e di assenza di mobilità. Per eredità innanzitutto si intende un trasferimento di patrimonio che in ambito prettamente economico è costituito da beni materiali come ad esempio da attività finanziarie o da immobili. Il concetto generale sottolineato più volte dalla docente, nella fase introduttiva dell’approfondimento odierno, è che la ricchezza nel mondo è distribuita in modo del tutto ineguale: una consistente parte della ricchezza è infatti ereditata piuttosto che essere frutto del lavoro assiduo o del merito individuale. Ma se gran parte di questa ricchezza ci arriva in forma ereditaria, piuttosto che come guadagno o risparmio, questo favorirà il mantenimento della disuguaglianza, comportando dunque un ostacolo alla mobilità economica e sociale. A questa prima visione fortemente critica del concetto di eredità si affiancherebbe una seconda visione diametralmente opposta alla prima: l’eredità rappresenterebbe un incentivo a lavorare e investire per il bene dei propri figli, incentivo che consentirebbe la crescita economica. In realtà questa seconda visione è piuttosto carente di dati e studi sufficienti che a livello generale la possano avvalorare. In questo campo, spiega la professoressa, esistono in ogni caso “grossi problemi di misurazione” in particolar modo sul contributo dell’eredità alla crescita, anche se è stato stimato che l’eredità spieghi la maggior parte della formazione del capitale produttivo. La seconda parte del partecipato incontro di stamane ha riguardato non solo l’aspetto economico dell’eredità ma anche quello legato all’ordinamento giuridico: poter disporre dei beni della propria famiglia infatti dipende dall´ordinamento giuridico presente nelle varie nazioni. Da qui l’importanza di approfondire e conoscere il diritto successorio, secondo il quale esistono diverse regole e consuetudini per la trasmissione dell’eredità, misure che a loro volta interagiscono direttamente con l’economia di un paese. Il tema trattato dalla docente dell’università di Modena e Reggio Emilia ha poi affrontato un punto fondamentale per la svolta dell’intero discorso: “E’ un bene tassare maggiormente l’eredità?”. Il quesito ha creato alla fine dell’appuntamento un vero e proprio dibattito del pubblico tra coloro che sostenevano che tassare maggiormente è un bene poiché l’imposta colpirebbe la ricchezza distribuita in modo ineguale e non meritocratico e tra coloro che sostenevano che la maggior tassazione in realtà scoraggerebbe il risparmio, l’investimento e la crescita economica. Dibattito a parte, quello che è certo, continua la professoressa, è che oltre ad un fattore economico e giuridico del concetto di eredità è bene considerare anche l’importanza del “capitale umano” . L’eredità infatti coinvolge anche la trasmissione di beni non economici in senso stretto ed il concetto di capitale umano, considerato come una forma di ricchezza non materiale come ad esempio l’istruzione o l’attenzione che un ragazzo riceve da parte dei propri genitori, sarebbe distribuito in modo meno diseguale rispetto alla ricchezza. In realtà come nel caso delle due teorie contrapposte riguardo al concetto di eredità, anche in questo frangente la tesi riguardante l’importanza del capitale umano per la mobilità sociale viene profondamente ribattuta, sostenendo che anche il capitale umano sarebbe distribuito in modo ineguale, contenendo, secondo la tesi che una famiglia più ricca e dunque maggiormente istruita dedica maggior tempo ed istruzione ai propri figli, una componente ereditaria e dunque ereditabile.  
   
 

<<BACK