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Notiziario Marketpress di Mercoledì 10 Giugno 2015
 
   
  L´ASCENSORE CRIMINALE: LA MAFIA COME MODELLO DI SUCCESSO

 
   
  Trento, 10 giugno 2015 - Sia la mafia, sia la camorra sia la ‘ndrangheta offrono ai giovani un modello di ascesa sociale fondato sulle prospettive di rapido e “facile” guadagno. Le fortune economiche dei boss e i loro stili di vita diventano ciò a cui la manovalanza criminale, fatta soprattutto di giovani, guarda con ammirazione. Michele Prestipino, un magistrato che fra l´altro ha fatto arrestare, nel 2006, il boss di Cosa Nostra Michele Provenzano, attualmente procuratore aggiunto di Roma dove ha partecipato all’inchiesta cosiddetta “Mafia Capitale”, e Giovanni Ladiana, un sacerdote gesuita, ex-bracciate e muratore, impegnato nella lotta alla ’ndrangheta calabrese, hanno affrontato al teatro Sociale, senza reticenze un tema essenziale per la crescita sociale e civile dell’Italia. Con un appello anche ai trentini: "Leggete, informatevi. Non penserete che la ´ndrangheta dica: questo è il Trentino Alto Adige, lasciamolo stare. Se pensate così vi state scavando la fossa. La ´ndrangheta è dappertutto, in Canada, Australia, Usa, ora anche il Africa". "Le mafie sono grandi fattori di mobilità sociale - ha detto Gaetano Salvaterra nell´aprire l´incontro di ieri sera al Sociale, di fronte ad una sala particolarmente affollata di giovani - Ma fino a quando potremo accettare questo tipo di mobilità e qual è il suo costo sociale?". Una cosa è certa: le mafie non sono fatte solo di esperti di violenza, ma anche di persone che sanno parlare, stringere relazioni. Le mafie generano condizionamento sociale, verso il basso, cercando consenso, e verso l´altro da sé , verso la non-mafia e solitamente gli strati alti della società. Verso il basso, la fascinazione si esercita soprattutto sui giovani. La criminalità evoca ricchezza, visibilità e riconoscimento sociale, anche se il prezzo da pagare è alto: carcere, a volte la perdita della vita. "In certe realtà però la mafia e l´unica organizzazione a darti una identità". I costi sociali della criminalità organizzata sono evidenti. Reggio Calabria - è stato detto - è la città con il più alto tasso di povertà assoluta e tuttavia naviga in un mare di denaro. Il controllo esercitato dalla "casa madre" di Reggio sulle attività che la ´ndrangheta gestisce nel mondo è ferreo. Il volume di affari è di circa 140 miliardi di euro, di cui 43-44 vengono riciclati nell´economia pulita. Cosa fare, allora? Informarsi, studiare, per non dover dire un domani: "Come facevo a saperlo?". Ma anche recuperare alcune categorie di pensiero: quella fondamentale è quella dell´amico-nemico. L´amico è quello che sta piangendo e ci porta le sue lacrime. Il nemico quello a cui non vogliamo stringere la mano perché sappiamo che è sporca di sangue. Ma c´è anche dell´altro. Ci sono le alleanze, ad esempio. "L´unico strumento che abbiamo - ha detto Ladiana - è quello che creò Bregantini quando era vescovo a Locri, costruendo collaborazioni con il ´suo´ Trentino, e dando vita a cooperative che davano lavoro ai giovani. Anche noi abbiamo fatto partire un piccolo consorzio di produttori agricoli che si è preso l´impegno di pagare regolarmente i dipendenti, per costruire un´economia diversa, dal basso, pulita, controllata in ogni segmento della filiera. Per lo stesso motivo stiamo facendo nascere in Calabria qualcosa di simile alle vostre casse rurali". Il cammino è lungo. Ma come sottolineato da Prestipino, "se intorno alle mafie crolla il consenso sociale le mafie iniziano a disgregarsi. E il consenso sociale si compone di tanti fattori, anche religiosi, che si incarnano in tradizioni popolari, con i loro rituali, le loro venature di superstizione, con radici che affondano nel paganesimo, come l´inchino nella processione della Madonna a Oppido davanti alla casa del boss, durante la processione". Ma non tutto viene per nuocere: quell´evento, che seguiva alle scomuniche del Papa e dei vescovi contro i mafiosi, ha costretto i vescovi calabresi a fare uscire un documento contenente parole durissime. "Ora - ha chiosato Ladiana - bisognerà vedere come si tradurrà in pratica".  
   
 

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