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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Giugno 2015
 
   
  RICERCA: FVG, SERVE RINNOVO ACCORDO SU COORDINAMENTO ENTI

 
   
  Trieste, 11 giugno 2015 - Occorre arrivare presto a un rinnovo e aggiornamento dell´Accordo per il coordinamento degli Enti di ricerca (Cer) presenti in Friuli Venezia Giulia. Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Università e Ricerca, Loredana Panariti, intervenendo nell´Aula dei gruppi parlamentari della Camera dei deputati all´incontro "I centri scientifici internazionali in Italia per il sistema della ricerca e per il Paese", promossa dal ministero degli Affari esteri (Mae), alla presenza del ministro dell´Università e Ricerca Stefania Giannini e del sottosegretario del Mae Mario Giro. Nella sezione del convegno dedicata alla presentazione dei centri scientifici, sono intervenuti anche i responsabili di due istituzioni internazionali di Trieste, il direttore dell´Ictp (International Centre for Theoretical Physics) Fernando Quevado e il direttore generale dell´Icgeb (International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology) Mauro Giacca. L´accordo, come ha ricordato l´assessore, è stato sottoscritto nel 2004 dalla Regione, dai ministeri degli Affari esteri e dello Sviluppo economico per creare un Coordinamento dei Centri di ricerca del Friuli Venezia Giulia (Cer). Nel suo intervento, Loredana Panariti ha richiamato l´attenzione sulla forte presenza di istituzioni di ricerca in regione: accanto alle tre università (Trieste, Udine, Sissa) ci sono Ictp, Icgeb, Sincrotrone, Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica - solo per citare i principali - e una rete di parchi scientifico-tecnologici. Nello spiegare le ragioni che suggeriscono di rinnovare l´Accordo, Panariti ha detto che "è necessario adeguarlo alle nuove esigenze espresse dal territorio regionale e al nuovo contesto di riferimento". "D´altro lato, a livello regionale, si avverte la necessità - ha aggiunto - di rafforzare una ´rete scientifica di eccellenza´, affinché le istituzioni scientifiche di valenza nazionale e internazionale che operano in regione possano, nel rispetto delle singole autonomie, aumentare la propria capacità di azione, attrattività e competitività a livello nazionale e mondiale, nonché per favorire un migliore coordinamento nelle attività scientifiche e una condivisione di servizi". "Il nuovo Accordo, che ha già ricevuto un primo parere positivo dal Mae - ha aggiunto - costituirebbe pertanto non solo uno sviluppo e una necessaria evoluzione dei contenuti e dei risultati conseguiti dall´attività precedente, ma un modello da applicare su scala sovraregionale, nazionale anche con riferimento alle due macrostrategie Adriatico-ionico (Eusair) e Alpina (Eusalp), ai fondi a gestione diretta e a quelli strutturali e di investimento". "Inoltre - ha concluso - potrebbe supportare l´implementazione della Strategia regionale di specializzazione intelligente (S3), con particolare riferimento al percorso di continuo coinvolgimento dei portatori di interesse".  
   
 

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