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Notiziario Marketpress di
Giovedì 11 Giugno 2015 |
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AGRICOLTURA IN SARDEGNA: IN CORSO I PRIMI BILANCI SUI DANNI ALLE COLTURE PER GRANDINATA
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Cagliari - "L´assessorato è particolarmente preoccupato per i danni subiti dai produttori agricoli, dopo la violenta grandinata che lunedì scorso ha colpito diverse aree della Sardegna". Lo ha detto l´assessore dell´Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha aggiunto: "I dipendenti dei vari Sut (Sportelli unici territoriali) dell´agenzia regionale Laore si sono recati immediatamente sul campo per fare i sopralluoghi e avere una prima idea dei danni. Ora sono in fase di interlocuzione con l´agenzia Argea per fare una stima precisa e puntuale dell’entità esatta delle produzioni danneggiate". Completato l´iter della classificazione dei danni e definiti i territori coinvolti, "valuteremo - ha osservato l´esponente della Giunta Pigliaru - tutti gli interventi possibili a sostegno delle imprese colpite. Le aziende agricole si sono trovate impreparate di fronte a un fenomeno di straordinaria e tale intensità, con chicchi di grandine che nel Mandrolisai hanno superato i due centimetri di diametro. Alle difficoltà aziendali, acuite dalla crisi economica, si sommano purtroppo oggi quelle generate da eventi atmosferici di tale proporzione e portata che aggravano una situazione già difficile per il comparto". L´assessore ha poi precisato che si sta interloquendo con i Consorzi di Difesa “per sapere quante imprese avevano fatto ricorso alle assicurazioni agevolate contro le avversità atmosferiche. Il nostro impegno è volto a favorire sempre più la stipula di tali assicurazioni, in modo da attenuare i meccanismi messi in atto dai regolamenti comunitari sempre più complessi e per cui è necessario lavorare a una semplificazione”. Dai primi sopralluoghi tecnici risulta che le zone maggiormente interessate sono, oltre ai vigneti del Mandrolisai (Sorgono, Ortueri, Atzara, Meana Sardo), l’Iglesiente e il Parteolla, in particolare Dolianova e Serdiana. Secondo i rilievi tecnici, il maltempo ha interessato anche i frutteti e gli uliveti del Sulcis. “Questo – ha concluso Elisabetta Falchi – serve a dare la misura del cambiamento climatico in atto, dove le stagioni non seguono più la regolarità di un tempo e le coltivazioni sono spesso messe a dura prova". |
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