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Notiziario Marketpress di Giovedì 11 Giugno 2015
 
   
  ROSSI A RIGA: "INVESTIRE NELLO SVILUPPO URBANO, MA GUARDANDO TUTTO IL TERRITORIO"

 
   
  Firenze, 11 giugno 2015 - La Toscana sta già investendo nello sviluppo urbano sostenibile il 6% delle risorse comunitarie a disposizione, ovvero un punto in più in percentuale di quanto fissato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale. E´ una percentuale che potrà aumentare ancora, senza però perdere di vista una visione unitaria e integrata con tutto il resto del territorio. E´ quanto ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che ieri mattina ha rappresentato la Conferenza delle Regioni Periferiche Marittime (Crpm) al Consiglio che a Riga, in Lettonia, ha riunito i ministri responsabili delle politiche di coesione territoriale e degli affari urbani. Il dibattito, a cui ha partecipato anche il commissario europeo per la politica regionale Corina Cretu, si è imperniato sull´agenda urbana dell´Ue, in una Europa in cui ormai 7 cittadini su 10 vivono nelle città. "In Toscana - ha sottolineato Rossi, che della Crpm è vicepresidente - con l´attuale programmazione la dimensione urbana corrisponde al 6% delle risorse totali. Questa cifra può crescere ancora e siamo consapevoli della centralità delle città. Sarebbe comunque un errore spezzare l´unità delle politiche di coesione. Bisogna tenere in uno stesso quadro le politiche relative alle città metropolitane e quelle relative al resto del territorio, zone rurali e isole comprese. Le parole chiave non possono non essere unitarietà e integrazione". In gni caso la coesione sociale, ha ricordato Rossi, dovrà vincere una sfida speciale proprio nelle città: "E´ qui che vivono gran parte dei 25 milioni di persone senza lavoro. Ogni obiettivo sarà difficile da raggiungere senza dare una risposta a questi livelli di disoccupazione". L´incontro di Riga, organizzato nell´ambito del semestre lettone di presidenza europea, è stato centrato sull´invito rivolto dalla Commissione Ue a ciascun Paese membro di dotarsi di una "Agenda Urbana Nazionale" che consenta alle amministrazioni delle singole città di essere direttamente coinvolte nell´elaborare strategie di sviluppo verso l´europa 2020. Cinque i punti fondamentali indicati per le Agende Urbane: limitazione del consumo di suolo e riqualificazione urbana, infrastrutture dei trasporti e mobilità sostenibile, strategia comune in materia di clima ed energia (entro il 2020: meno 20% delle emissioni di gas a effetto serra, più 20% di efficienza energetica, almeno il 20% dei consumi energetici da fonti rinnovabili), cultura con università e smart cities, lavoro e welfare.  
   
 

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