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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2015
 
   
  TRENTO: IL COLLOCAMENTO MIRATO TRA OBBLIGO E OPPORTUNITÀ

 
   
  Trento, 15 giugno 2015 - “Il collocamento mirato tra obbligo e opportunità” è il tema scelto da Agenzia del Lavoro per fare il punto sull’esperienza di anni di lavoro per quanto riguarda l’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili, a distanza di quindici anni dall’entrata in vigore della legge che disciplina la materia. Se ne è parlato presso l´Aula Magna del Centro Istruzione Formazione della Fondazione Edmund Mach di San Michele All´adige. "E´ fondamentale - ha detto in apertura Michele Colasanto, presidente dell´Agenzia del Lavoro - ricordare che anche i lavoratori con disabilità sono innanzi tutto persone e che per tutti lavorare significa vivere pienamente il diritto di cittadinanza". Oltre ad analizzare l’applicazione delle norme in provincia di Trento, l’attenzione si è focalizzata sul fatto che l’inserimento al lavoro della persona diversamente abile può rappresentare un valore per l’azienda e non semplicemente il rispetto di un obbligo. Durante la mattinata sono quindi state presentate iniziative e servizi attuati da Agenzia del lavoro, quali la presa in carico della persona con disabilità e le attività di mediazione e tutoraggio, anche tramite il lavoro di rete con i Servizi Sociali e Sanitari del territorio. Mediazione, cambiamento, relazione, integrazione e conoscenza sono le parole chiave scelte per descrivere il collocamento mirato e l’incontro tra datore di lavoro e persona diversamente abile. Renata Magnago, dell’Agenzia del Lavoro, ha fatto il punto sull’attività svolta negli anni a favore dell’inserimento lavorativo delle persone diversamente abili nell’ottica della legge 68/99; legge che ha radicalmente cambiato l’approccio che da numerico e basato su mere graduatorie è passato ad un tipo di inserimento cosiddetto “mirato”, cioè valutato in base alle reali capacità personali e alla professionalità dei lavoratori diversamente abili. In quest’ottica la diversa abilità è diventata una potenzialità, non solo per il lavoratore, ma anche per l’azienda che rispettando l’obbligo di assunzione può inserire in organico persone fortemente motivate e capaci di ritagliarsi uno spazio produttivo. I dati a disposizione, è emerso, testimoniano che in provincia di Trento l’argomento è di grande importanza e che nel corso degli ultimi anni, nonostante la forte crisi economica e occupazionale che ha investito il mondo del lavoro, il numero delle persone con disabilità inserite nel mondo del lavoro è in costante aumento. Michelangelo Ravese, della Cisl Trentino, ha focalizzato l’attenzione sulla figura del Disability Manager che nel collocamento mirato può essere utile nella mediazione fra datore di lavoro e lavoratore. Guido Migliaccio, docente di Economia all’università del Sannio di Benevento, ha fatto una dettagliata analisi del valore anche economico oltre che sociale della disabilità. Simone Penasa, ricercatore della facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Trento, ha offerto una lettura normativa del fenomeno, anche alla luce dei principi costituzionali che sanciscono il diritto per una persona diversamente abile al lavoro, all’educazione e all’effettiva integrazione. Sono inoltre intervenuti Luca Arighi, direttore generale della Adige Spa di Levico Terme, Daniele Barbacovi dell’Ufficio Risorse Umane della Fondazione Mach e il consulente del lavoro Marco Giovanelli, portando la loro testimonianza di come sia possibile realizzare buoni interventi di collocamento mirato, rispettando l’interesse di tutti gli attori coinvolti.  
   
 

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