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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2015
 
   
  GLI STUDENTI DELLA VAL DI NON RISCOPRONO L´ARCHEOLOGA PIA LAVIOSA ZAMBOTTI

 
   
  Trento, 15 giugno 2015 - Archeologa, paletnologa, personalità eclettica e poliedrica, autrice di numerose pubblicazioni, Pia Laviosa Zambotti, nata a Fondo, in Val di Non, nel 1898, sarà ricordata nel cinquantesimo anniversario dalla morte, avvenuta a Milano nel 1965, da una serie di iniziative promosse dalla Biblioteca Pia Laviosa Zambotti dell’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. Il primo appuntamento è stato venerdì 5 giugno, a Fondo, nell´Aula Magna dell´Istituto comprensivo con la presentazione del “Progetto didattico Pia Laviosa Zambotti” realizzato dalla classe V della Scuola primaria di Fondo e dalla Iii C della Scuola secondaria di primo grado. All´incontro interverranno, oltre ai ragazzi protagonisti del progetto, Maura Zini dirigente dell´Istituto Comprensivo, il sindaco di Fondo Daniele Graziadei e Franco Nicolis direttore dell´Ufficio beni archeologici. Il progetto nasce dalla volontà della Biblioteca Pia Laviosa Zambotti di fare conoscere l´opera di una donna straordinaria, estremamente moderna che ha segnato il suo tempo con passione, impegno e amore per la scienza. A lei è intitolata la biblioteca specialistica dell’Ufficio beni archeologici che alla data odierna conta circa 28.000 volumi e il cui nucleo fondante è appunto costituito dalla biblioteca appartenuta alla studiosa. Il fondo, acquistato dalla Provincia autonoma di Trento nel 1977, è composto da un corpus di circa 2.500 volumi e da un archivio che copre un arco temporale dagli anni ’30 agli anni ’60. Da questi documenti storici è nato il progetto sviluppato dagli alunni dell´Istituto comprensivo di Fondo con le insegnanti Rosanna Bertagnolli, Claudia Contu, Mariangela Frasnelli e Mariagrazia Leonardelli, in collaborazione con la responsabile della biblioteca Maria Grazia Depetris e le archeologhe dei Servizi Educativi Maria Raffaella Caviglioli, Luisa Moser ed Elia Forte. Obiettivo del progetto è stato portare i ragazzi a condividere con le comunità di Fondo e della Val di Non l’eredità culturale della loro concittadina e stimolare nell´ambiente scientifico una storicizzazione della figura e del ruolo della Zambotti nell’ambito della preistoria italiana e europea. I ragazzi hanno toccato con mano i testi sui quali l´archeologa si formò e studiò nel corso della sua vita professionale e hanno preso visione di documenti dell’archivio custodito in biblioteca. Il progetto è divenuto dunque occasione di promozione e aggregazione culturale, capace di intersecare saperi e linguaggi diversi. Le insegnanti hanno quindi ampliato e sviluppato il percorso in modo interdisciplinare trattandolo in varie materie, dalla storia alla storia dell’arte, alla religione, alla letteratura, consentendo in tal modo ai ragazzi di esprimere i loro talenti, propensioni, passioni. Grazie agli studenti è stata coinvolta la popolazione di Fondo, in particolare le persone più anziane che conobbero Pia Laviosa Zambotti e che quindi hanno fornito testimonianze dirette. Il progetto che coinvolge, oltre alla scuola, il Comune e la biblioteca di Fondo, l’Associazione G.b. Lampi e l’Azienda per il turismo della Val di Non, è realizzato con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto ed è volto a favorire il ruolo delle biblioteche come centri di aggregazione culturale per le comunità trentine. Sono previste attività didattiche, divulgative e scientifiche che proseguiranno nel corso dell´estate con un ciclo di incontri, a Fondo e al Museo Retico di Sanzeno, dedicati ai molteplici aspetti legati alla studiosa. In autunno è inoltre in programma una giornata di studio per storicizzare l’opera di Pia Laviosa Zambotti nel contesto della preistoria italiana ed europea. Pia Laviosa Zambotti - Nata a Fondo nel 1898 e morta a Milano nel 1965, Pia Laviosa Zambotti fu una figura di rilievo nell’ambito della ricerca preistorica in Italia e in Europa. Fu libera docente in Paletnologia all’Università di Milano dal 1939 al 1965 e insignita del premio della Classe di scienze morali, storiche e filologiche dell’Accademia nazionale dei Lincei nel 1955. Ebbe rapporti con le massime personalità scientifiche e politiche del suo tempo, nonché con protagonisti della vita pubblica di quegli anni, sia in Italia che in ambito internazionale, come risulta dalla ricca documentazione conservata presso la biblioteca dell´Ufficio beni archeologici della Provincia di Trento a lei intitolata. Personalità eclettica e poliedrica, è autrice di numerosi scritti e pubblicazioni. Informazioni Provincia autonoma di Trento, Soprintendenza per i beni culturali, Ufficio beni archeologici, Via Mantova, 1 - 38122 Trento, tel. 0461 492161 0461 492161 , uff.Beniarcheologici@provincia.tn.it  www.Cultura.trentino.it/temi/archeologia    
   
 

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