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Notiziario Marketpress di Lunedì 15 Giugno 2015
 
   
  PAșCU: LA SICUREZZA DEL MAR NERO NON PUÒ ESSERE IGNORATA O LASCIATA ALLA NATO

 
   
  Strasburgo, 15 giugno 2015 - Giovedì 11 giugno il Parlamento europeo ha votato in plenaria una risoluzione sulla situazione militare strategica nel bacino del Mar Nero dopo l´annessione illegale della Crimea da parte della Russia. Vi è stato un incontro con il relatore e vicepresidente del Pe Ioan Mircea Pașcu (S&d, Romania) prima del voto. La modernizzazione aggressiva della flotta presentata dalla Russia nel Mar Nero è una sfida per la sicurezza e non può essere ignorata o lasciata interamente nella mani della Nato, ha detto. Quanto è importante la regione del Mar Nero per la sicurezza dell´Unione europea e in che modo l´annessione della Crimea alla Russia ha cambiato la situazione? Ioan Mircea Pașcu - Prima l´annessione illegale della Crimea avevamo a Sebastopoli una base per la flotta russa e alcune forze di difesa. Ora, in poco più di un anno, sono diventati una flotta sorprendente che può avere un´influenza in Medio Oriente, i Balcani, l´Europa centrale e così via. Questa relazione vuole dimostrare l´importanza del Mar Nero in una fase in cui stiamo rivedendo sia le nostre strategie di difesa e di sicurezza. Le implementazioni e la modernizzazione aggressiva della flotta proposte dalla Russia rimangono una sfida per la sicurezza, che non può essere ignorata o lasciata interamente nella mani della Nato. Stiamo andando verso una nuova guerra fredda? Ioan Mircea Pașcu - No. Il livello di interazione esistente tra l´Unione europea e la Russia, che non esisteva tra l´Unione Sovietica e l´Occidente, rende il rapporto molto più complesso rispetto al passato. La questione ora è come rispondiamo a una Russia aggressiva? L´ue ha imposto misure restrittive dopo l´annessione della Crimea e il vertice del G7 di questa settimana ha avvertito che le sanzioni contro la Russia potrebbero essere più dure se il conflitto in Ucraina si aggrava. Che altro si può fare per affrontare la crisi? Ioan Mircea Pașcu - Le sanzioni e i canali di comunicazione devono restare aperti, ma, allo stesso tempo, dobbiamo avanzare sulla strategia dei membri orientali sia dell´Ue che ddella Nato. Alcuni propongono di riprendere la cooperazione con la Russia. Non è irragionevole, ma come si fa a metterlo in pratica senza far pensare alla Russia che accettiamo le sue azioni militari? Nella sua relazione, chiede che l´Ue sostenga le iniziative per la diversificazione delle risorse energetiche del Mar Nero. La nuova Unione energetica essere la risposta? Ioan Mircea Pașcu - L´unione energetica, oltre al fatto che come ho visto al G7 ci sono le intenzioni di sbarazzarsi dei combustibili fossili, sottrarrà alla Russia uno dei suoi strumenti di negoziazione.  
   
 

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